Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Spediporto, Fasce presidente

Maurizio Fasce

GENOVA – Spediporto ha un nuovo presidente, Maurizio Fasce, amministratore delegato di a. hartrodt Italiana, eletto dal consiglio direttivo per acclamazione.
A conclusione di una sessione di lavoro intensa – dice una nostra dell’associazione – votata ad individuare una linea di rappresentanza dell’intera categoria che si ponesse con senso di continuità rispetto al lavoro svolto dal presidente uscente Roberta Oliaro, i neo eletti consiglieri hanno riconosciuto nella figura di Maurizio Fasce la persona in grado di meglio rappresentare i sentimenti ed i valori della categoria.
Maurizio Fasce, 46 anni, sposato con un figlio, ha una lunga esperienza nel campo delle spedizioni internazionali maturata fin dall’inizio nel gruppo A. Hartrodt per conto del quale ha diretto la filiale giapponese dal 1999 al 2006.
[hidepost]Non meno rilevante l’esperienza maturata nel campo associativo sia in Italia, attraverso le esperienze di consigliere e presidente di commissione in Spediporto e Fedespedi, in Europa al Clecat come chairman della Security Institute ed a livello internazionale con la partecipazione al consiglio direttivo della Camera di Commercio italiana in Giappone.
Subito dopo la sua nomina, il presidente Maurizio Fasce ha avuto modo di commentare così la fiducia accordatagli “Sono onorato del consenso dimostrato da tutti i colleghi del consiglio direttivo nei miei confronti ed è anche per tale ragione che ho assunto l’impegno a sviluppare, sulla base dei progetti affidati da Roberta Oliaro, un programma di lavoro che miri a garantire la coesione di tutta la categoria. Ho ricevuto la richiesta di comporre una squadra di presidenza che possa al meglio rappresentare le istanze della associazione mantenendo inalterati i valori che fino ad oggi hanno caratterizzato il lavoro della Spediporto”.

[/hidepost]

Pubblicato il
13 Aprile 2013

Potrebbe interessarti

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora