Crociere, Livorno riparte
Gallanti e Piccini già da Costa per garantire lo “schedule”- I dettagli

Giuliano Gallanti
LIVORNO – Non hanno perso tempo Giuliano Gallanti, presidente della Port Authority labronica, e Roberto Piccini, presidente della Porto 2000, per correre nella sede di Costa Crociere a presentare l’accordo che finalmente garantisce gli ormeggi – e la relativa schedule per tutta la stagione – all’Alto Fondale.
L’incontro c’è stato due giorni fa, ovvero il primo giorno lavorativo dopo la firma a palazzo Rosciano tra Porto 2000 e Cilp. A confermare che la fuga delle grandi navi verso altri scali – La Spezia in primis – ha finalmente portato le componenti livornesi a mettersi d’accordo. L’incontro con Costa sarà seguito da un giro d’orizzonte della “diplomazia” di Gallanti e di Piccini nelle sede di altre importanti compagnie delle crociere.
[hidepost]Con la promessa che i piani d’accosto per il proseguo di stagione sono garantiti; ma specialmente che per la stagione 2014 sarà tutta un’altra musica, non solo con la garanzia degli accosti all’Alto Fondale ma anche con aree di accoglienza attrezzate e dignitose, servizi in banchina all’altezza dei porti concorrenti e magari anche con qualcosa di più.
Si è chiusa la stalla quando i buoi erano ormai scappati? Sia Gallanti che Piccini sostengono di no, che per le crociere Livorno mantiene i suoi spazi di manovra ed è pronto a rilanciare. Anzi, il fatto che le trattative tra Porto 2000 e Cilp siano andate alle lunghe, con la mediazione attiva di Gallanti e Provinciali, la dice lunga sul fatto che siano stati toccati tutti gli argomenti, anche quelli considerati marginali, per avere un accordo che non lasci vie di fuga.
Roberto Piccini si è detto soddisfatto e probabilmente ne ha le ragioni. L’accordo – che sarà seguito nelle prossime ore dalla delibera con cui l’Autorità portuale ufficializzerà la priorità degli accosti delle crociere al 46 e 47 dell’alto Fondale – da finalmente certezza di poter mettere in “schedule” le navi da crociera non il giorno prima com’è avvenuto fini ad oggi – e sappiano con quanto disappunto degli armatori – ma mesi avanti. L’accordo consentirà anche di avviare senza più freni (Tar ed altro) il processo di creazione di quella stazione crociere che si articolerà tra l’alto fondale e la calata Orlando. L’accordo infine – e Piccini l’ha voluto rilevare, come peraltro in una sua nota la stessa Cilp – garantisce lavoro ai portuali che operano tradizionalmente sull’alto fondale, assegnando loro alcune funzioni importanti, affiancando la Porto 2000 per la sicurezza e delineando altre responsabilità. In più, visto che la Cilp mantiene la concessione fino al 2014, viene riconosciuta una compensazione economica per le navi da crociera che attraccano, sembra senza altri oneri per le compagnie ma in un accordo tra Porto 2000 e Cilp.
Adesso si tratta di andare ai fatti e di verificare con i fatti il valore delle parole. Alla sottoscrizione di queste ultime c’erano Gallanti, Provinciali e Paroli per l’Authority, Raugei, Marcucci e La Rotonda per la Cilp, Piccini per la Porto 2000. Seguirà un “addendum” tecnico, con specificati tutti i dettagli dell’accordo. Per i fatti, siamo in attesa.
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C’è un altro problema che potrebbe venire finalmente a maturazione nei prossimi giorni. Anzi, secondo una promessa informale della stessa Autorità portuale, martedì 7 maggio in comitato portuale. E’ quello che ha portato giorni fa un gruppo di lavoratori del terminalista Lorenzini a manifestare esasperati davanti a palazzo Rosciano per il rinvio dell’autorizzazione – richiesta da tempo – di uno scambio di aree tra i concessionari adiacenti Lorenzini e LTM nell’ambito del piano di “zonizzazione” da tempo varato dall’Authority. Lo scambio non sarebbe altro che l’avvio di quella “zonizzazione” sulla quale l’Authority punta da tempo e che ha avuto l’approvazione da parte dello stesso comitato portuale all’interno sia del POT che della bozza di piano regolatore del porto. Solo che alla prova dei fatti, quando il tema è stato proposto nell’ultimo comitato portuale, la Filt-Cgil si è messa di traverso con una breve lettera con la quale si chiedeva di soprassedere per ulteriori e più approfonditi esami. Quanto è bastato per esasperare i lavoratori, che vivono anche nei due terminal – considerati peraltro isole felici nel momento tanto difficile del porto – le problematiche della corsa a difendere quel poco che c’è e a “piazzare” dove meglio possibile quell’altro poco che si conquista.
A fronte della presa di posizione della Cgil e della protesta dei lavoratori dei due terminal, l’Authority avrebbe promesso di portare la delibera nel comitato di martedì 7 dove sarà posta ai voti senza ulteriori rinvii. Perché l’unanimismo è auspicabile, ma dove non è possibile ottenerlo una decisione deve arrivare, e in tempi non storici.
A.F.
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