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La missione di “Stella Maris” modalità e obiettivi nei porti

Umanizzare i rapporti con i marittimi stranieri, specie quelli delle “carrette” abbandonate dagli armatori – Un club dedicato

LIVORNO – Nell’ambito del TAN si è parlato anche della Stella Maris che accoglie i lavoratori marittimi in transito nel porto. Da rilevare che secondo gli ultimi dati disponibili nel 2012 sono transitati circa 595.000 marittimi.
[hidepost]L’obiettivo è l’«umanizzazione» della struttura portuale che si concretizza nell’offerta di un semplice e disinteressato rapporto umano con i volontari dell’associazione disponibili all’ascolto, alla condivisione dei problemi, all’offerta concreta di piccoli servizi che l’esperienza ha dimostrato essere molto graditi ai marittimi.
Concretamente l’associazione che è ramificata nei principali porti italiani opera attraverso una serie di modalità standard.
Visite a bordo (ShipVisiting): di Visitors, particolarmente formati, per portare il benvenuto agli equipaggi, fornire informazioni sulla città ed i suoi servizi, consegna di “news” redatte nelle diverse lingue che quotidianamente riportano i principali fatti del mondo e quelli dei paesi d’origine, offrire l’opportunità di telefonare alle famiglie attraverso l’uso di cellulari e schede telefoniche dedicate, ascolto delle diverse esigenze; questa attività è particolarmente necessaria per le nazionalità a cui le disposizioni di security non concedono lo sbarco a terra (Shore pass).
Centro Stella Maris (Seamens’ Club): ambiente familiare similmente ai clubs che si trovano negli altri porti del mondo, dove è possibile socializzare incontrando i volontari e altri equipaggi, rilassarsi nei brevi momenti di riposo, concessi dalla sosta in porto. Il centro offre le “news” quotidiane e giornali in inglese, servizio telefonico, postazioni internet, sala TV, giochi da tavolo, piccolo ristoro e mini shop (per le piccole necessità di vita a bordo) ed una piccola cappella.
Trasporto gratuito da appositi meeting points ubicati nel porto al Centro Stella Maris e viceversa con servizio su chiamata dalle 16 alle 20 e mezzo di un minivan da 8 posti. I volontari nel tragitto ascoltano le esigenze fornendo consigli e informazioni sulla città. Su richiesta trasferimento dei marittimi verso la città e visita ai luoghi più interessanti.
Counseling: nelle visite a bordo e al Seamen’s Club, è svolto un servizio di ascolto, supporto, condivisione ed attenzione alle problematiche personali dei marittimi, legate alle condizioni di vita e di lavoro, con sensibilità, discrezione, rispetto di culture differenti, attenzione all’aspetto religioso. Particolare cura è dedicata agli equipaggi che hanno subito violenze (il fenomeno della pirateria) o lutti. I volontari seguono anche i marittimi sbarcati per malattia o incidente, risolvendo piccoli problemi relativi alla spedalizzazione in un paese straniero e lontani da casa e che esulano dai servizi offerti dalle agenzie marittime (contatto con le famiglie, ricambio biancheria, lavanderia, generi di conforto).
Navi abbandonate: è una piaga scandalosa e ricorrente nel panorama del trasporto marittimo mondiale l’abbandono da parte dell’armatore delle navi con i loro equipaggi. I marittimi sono privati della paga ed ogni altro genere di necessità primaria, per periodi a volte lunghi. E’ una situazione emotivamente drammatica, l’abbandono ufficialmente dichiarato, è la conclusione di un disagio e sofferenze prolungate in un ambiente privo di risorse, in assenza di manutenzione, con macchine in avaria, in condizioni di precarietà igenico-sanitaria. Le Stelle Maris assistono l’equipaggio nella quotidianità fino ad addivenire al rimpatrio.
Le Stelle Maris sono presenti in quasi tutti i porti del mondo e sono coordinate tra loro e federate con associazioni simili di altra denominazione.

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Pubblicato il
4 Maggio 2013

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