Angrisano al comando generale
Presenti i ministri per i quali opera la Guardia Costiera – Il discorso di Lupi

Felicio Angrisano
CIVITAVECCHIA – Una spendida giornata di sole, pur tra le burrasche tutto intorno all’orizzonte, ha consentito la migliore delle coreografie al passaggio di consegne per il comando generale del corpo delle Capitanerie-Guardia Costiera che si è tenuta com’è ormai tradizione a Forte Michelangelo di Civitavecchia. Nella cornice di una mezza dozzina di navi da crociera, del nuovo cacciatorpediniere Caio Duilio e con le banchine della parte antica del porto in pieni lavori di rifacimento, la cerimonia ha avuto anche un momento di soddisfazione per il presidente della locale Authority Pasqualino Monti che ha fatto idealmente gli onori di casa ai ministri, ai politici e agli alti ufficiali. Hanno presenziato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi, il sottosegretario alla difesa Roberta Pinotti, il capo di stato maggiore della marina ammiraglio Giuseppe De Giorgi e a metà cerimonia anche il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando.
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Felicio Angrisano (a destra), Giuseppe De Giorgi Maurizio Lupi e Roberta Pinotti.
Coreografico nelle migliori tradizioni il passaggio di consegne tra l’ammiraglio Pierluigi Cacioppo, uscente, e il nuovo comandante generale ammiraglio Felicio Angrisano. Il tutto con la consueta parata delle bandiere, la banda militare, gli inni e i presentat-arm. Ma è stata una cerimonia velata di tristezza, per il lutto della Guardia Costiera nella recente tragedia di Genova. Un lutto ricordato in tutti i quattro interventi ufficiali, quelli dei due ammiragli delle Capitanerie, quello del capo di stato maggiore della Marina e infine quello del ministro.
Non sono mancati comunque gli spunti sulle strategie operative ed economiche del Corpo, le sue attività presenti e future, i sacrifici richiesti dalla “spending review” ma anche le eccellenze. Duro in alcuni passaggi l’intervento del capo di stato maggiore della Marina, ammiraglio di squadra De Giorgi. Le Capitanerie di porto sono un’eccellenza nazionale sul mare – ha detto in sostanza – ma in un momento in cui il Paese intero è chiamato ai sacrifici occorre anche impegnarsi tutti per razionalizzare le risorse della vigilanza e dell’impegno sul mare, con più sinergie tra i corpi che vi operano, con il taglio degli eccessi di competenze incrociate, con la messa a sistema di tutte le risorse anche tecnologiche – e ce ne sono ormai molte, spesso purtroppo duplicate tra i vari corpi – in modo da poter potenziare i risultati finali: senza togliere ad alcun corpo le sue prerogative, ma lavorando tutti insieme a vantaggio del Paese. De Giorgi ha alluso anche e specialmente all’eccesso di sovrapposizioni tra Guardia Costiera e Guardia di Finanza ed ha salutato la nascita di una centrale interforze nella quale far confluire tutti i dati delle reti radar, Vts e Ais ormai operative lungo le nostre coste.
Rispondendo a nome del governo, il ministro Lupi ha citato non solo i sacrifici ma anche le eccellenze delle Capitanerie, ha ringraziato l’ammiraglio Cacioppo per l’opera svolta e augurato il buon lavoro all’ammiraglio Angrisano. Ribadendo a sua volta che il governo è impegnato sul mare e nella sua relazione europea ha proposto per il semestre della presidenza italiana della UE – seconda metà del 2014 – la candidatura di Guardia Costiera e Guardia di Finanza italiana per il comando del comparto di Guardia Costiera Europea. Sulla “spending review” il ministro ha ringraziato l’ammiraglio Cacioppo e tutto il Corpo delle Capitanerie citandolo come tra i più impegnati – e con ottimi risultato – a razionalizzare servizi e sistemi,
A.F.
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