Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Dal Giubileo d’oro degli spedizionieri UE il manifesto per il prossimo decennio

Principio di fondo per le nuove regole mondiali “no business as usual” e i suggerimenti all’IMO sui containers – Dieci punti da sviluppare per il futuro della logistica

Josè Manuel Barroso

BRUXELLES – Un Giubileo d’oro, ovvero cinquant’anni di attività e di battaglie di ESC (European Shippers Council), ulteriormente nobilitato dalla presenza del presidente dell’Ue José Manuel Barroso. E’ stato celebrato insieme all’associazione dei caricatori asiatici ASM e lo stesso presidente Barroso ha voluto indirizzare all’incontro un messaggio di alta considerazione (lo pubblichiamo qui a lato, n.d.r.).
Nel ricordare che le due principali organizzazioni degli spedizionieri europei e dei caricatori asiatici s’incontrano annualmente sui temi del commercio e della logistica internazionale, il presidente di ESC Denis Choumert ha voluto fare il punto su quanto operato dalla sua fondazione cinquant’anni fa, l’associazione europea e sulle proposte oggi sul tappeto, in particolare per quanto riguarda la nuova pesatura dei contenitori anche per la sicurezza, che dovrebbe evitare “inutili costi aggiuntivi concentrandosi inoltre su misure che abbiano effetti in tempo reale”.
[hidepost] Queste indicazioni, ha detto Choumert, saranno presentate prossimamente in forma ufficiale all’IMO.
Preoccupazioni per un rischio di ridotta concorrenza sono state espresse anche per l’annunciata alleanza P-3. Ulteriori impegni sono stati annunciati per la formazione professionale e per migliorare le “prestazioni ambientali” nel trasporto stradale in Europa, così come avanzano iniziative simili anche in Asia.
Ma il tema di fondo dell’intervento di Choumert è stato che l’intera società globale sta cambiando, che la crisi ha imposto nuove regole e che non è più possibile, per gli operatori della logistica come sono gli spedizionieri, operare con i metodi tradizionali. Il nuovo verbo è: “no business as usual”. In questa chiave va recepita anche la recente strategia 2020 della UE che secondo ESC va approfondita e discussa per la sua migliore applicazione nel concreto.
Per concludere, il consiglio degli spedizionieri europei in occasione del 50° anniversario ha annunciato il suo manifesto per il prossimo decennio con l’attenzione ai seguenti settori:
1. Integrare la supply chain come un importante pilastro nelle politiche industriali.
2. Garantire la sostenibilità dei flussi di importazione e di esportazione nel commercio globale.
3. L’adozione di misure per garantire la sicurezza e la sicurezza delle catene di approvvigionamento globali.
4. Incoraggiare la ricerca e l’innovazione nella filiera che collega manifatturiero, dei trasporti e della logistica.
5. Equilibrio tra gli interessi dei caricatori e fornitori di servizi in catene di approvvigionamento globali.
6. Promuovere lo scambio delle migliori pratiche tra gli spedizionieri del settore.
7. Sensibilizzare l’opinione pubblica della catena di approvvigionamento, la sua natura e gli sviluppi.
8. Alla ricerca di una parità di condizioni nel settore della logistica attraverso il buon funzionamento dei mercati.
9. Individuare e promuovere la riduzione del carico normative affrontato dai caricatori.
10. Promuovere una maggiore cooperazione tra gli attori della catena di approvvigionamento.

[/hidepost]

Pubblicato il
22 Giugno 2013

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio