Il mercato dell’auto respira e Chrysler fa bene alla Fiat
In luglio le perdite dei mesi precedenti si sono praticamente annullate – Forte crescita delle principali marche coreane che sbarcano a Livorno – L’importanza dell’indotto
ROMA – Per il momento è solo un debole segnale, ma è il primo che arriva dopo anni ed anni di caduta: le immatricolazioni delle auto in Italia tornano lentamente a crescere, o comunque non calano più ai ritmi di prima.
[hidepost]E la produzione del comparto ricomincia a respirare, anche se le marche premium migliorano più di quelle “entry level” (salvo il fenomeno delle coreane, che viaggiano invece in fortissima crescita).
Secondo le cifre fornite dal ministero dei Trasporti, a luglio sono state immatricolate in Italia 107.514 auto, solo l’1,9% in meno rispetto al luglio 2012: il che, visti i tempi e gli aspetti della crisi, è già una vittoria. In giugno le auto immatricolate erano state 122.538 ma il 5,1% in meno rispetto al corrispondente mese del 2012. Considerato che luglio ed agosto sono, per le immatricolazioni delle auto, i mesi più “scarsi”, le cose non stanno andando male. Nemmeno per la Fiat, che ha visto migliorare la propria quota di mercato dal 27,5% di giugno al 29,2% di luglio.
C’è anche il fenomeno della Ferrari, che ha licenziato il bilancio semestrale con un utile in crescita del 22% e la miglior posizione finanziaria di sempre (sembra quasi che i modesti risultati della Formula 1 facciano paradossalmente bene alle vendite).
Perché tanta attenzione al mercato dell’auto? Perché storicamente in Italia – dicono gli analisti – è il primo, insieme a quello immobiliare, che indica il livello di fiducia del paese nella propria economia. E sui porti si stanno cominciano a riaffacciare le grandi navi-garage che portano le auto costruite all’estero per il nostro mercato. Comprese le Chrysler “rimarchiate” Fiat, che sbarcano sempre più numerose nel porto di Livorno e finiscono al Faldo di Collesalvetti, fianco a fianco con le Kia e le Hyundai, veri e propri miracoli di crescita esponenziale in un mercato che fino a ieri era alla canna del gas. Con la ripresa (auspicata) del mercato dell’auto torna a respirare anche l’indotto: e si ripropongono anche nella logistica iniziative simili a quelle dei treni-blocco di Hyundai che arrivano al Faldo dalle fabbriche dell’Est europeo.
Se la ripresa del mercato dell’auto continuerà anche a settembre, si potrà cominciare a credere che il peggio della crisi sia superato. Ma anche dal settore arrivano richieste precise: sperare è bene, alimentare la fiducia dei consumatori anche: ma bisogna che il governo si decida a metter mano a quelle riforme di cui si parla da tempo. Altrimenti sarà una ripresa effimera come le solite, abusate, speranze d’agosto.
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