Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Al Propeller la crisi dei “Nautici”

Le relazioni del comandante Bergamini (Carboflotta) e del preside Mumolo

Nella foto (Laura Bolognesi): Fiorenzo Milani con i relatori Mumolo e Bergamini.

LIVORNO – Le occasioni perdute, ovvero le carenze formative che gli istituti nautici italiani denunciano in confronto ad altre scuole simili molto più pragmatiche e legate alla realtà attuale. E’ stato questo il tema dell’ultimo incontro al Propeller Club livornese, dedicato al glorioso nautico “Cappellini” – un secolo e mezzo di vita – ed introdotto dal presidente Fiorenzo Cino Milani. Sviluppato dagli interventi di Emanuele Bergamini (Carboflotta) e di Francesco Mumolo (storico preside del Cappellini, da tempo in attivissima pensione), il tema dell’impiego dei diplomati degli istituti nautici italiani si è poi frammentato nei mille rivoli dell’istruzione superiore all’italiana, della concorrenza lavorativa all’interno della stessa comunità europea, delle oggettive esigenze di una preparazione pragmatica e non solo teorica, dalle alternative che stanno avanzando anche in Italia con i corsi di preparazione all’Accademia della Marina Mercantile di Genova, eccetera.
[hidepost]Il dibattito è entrato anche nel vivo della più generale concezione dell’istruzione superiore nelle scuole italiane, ancora sbilanciata – è stata la tesi dei relatori – a favore delle nozioni umanistiche mentre il mondo del lavoro richiede anche e specialmente una formazione professionale pragmatica, tecnica e matematica: fatta da docenti che siano a loro volta tecnici e pragmatici, che conoscano la materia non soltanto sui libri ma che abbiano navigato e siano stati a bordo nelle varie mansioni. Altrimenti non se ne uscirà più.

[/hidepost]

Pubblicato il
26 Ottobre 2013

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio