Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Nasce Shunting Railways

Una società compartecipata anche da FS – Gli Obiettivi

Lorenzo Forcieri

LA SPEZIA – E’ stata costituita ufficialmente, presso la sede dell’Autorità Portuale, la società per azioni denominata “LSSR – La Spezia Shunting Railways”. Ne fanno parte l’Autorità Portuale della Spezia; Trenitalia S.p.A.; Serfer – Servizi Ferroviari s.r.l.; Terminal del Golfo S.p.A; SO.GE.MAR. Interporto S.p.A; LSCT, La Spezia Container Terminal S.p.A; Speter S.p.A; Oceanogate Italia S.p.A; Nora S.p.A; Contrepair Manovre Ferroviarie s.r.l.
“Per il nostro porto è un fatto di portata storica, ha dichiarato il presidente dell’Authority Forcieri. L’intero servizio ferroviario portuale sarà gestito in modo unitario, senza distinzione tra manovre primarie e secondarie. Siamo riusciti a riunire, in un’unica società, terminalisti e operatori ferroviari che gestiscono l’intero servizio all’interno del porto e del retroporto.
[hidepost]Il risultato sarà quello di razionalizzare le manovre ferroviarie, eliminando le sovrapposizioni, contenendo al minimo i costi e aumentando così l’attrattiva e la competitività del nostro scalo. Significativa la partecipazione nella S.p.A. di Trenitalia e Serfer, società di FS, che hanno colto evidentemente la portata innovativa del nostro progetto, che supera gli schemi classici della gestione ferroviaria in un porto che già oggi vanta un primato assoluto in Italia con una percentuale del 35% di trasporto via ferro. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questo progetto e, in particolare, l’AD di FS, Mauro Moretti, che ha dimostrato credere nelle potenzialità del nostro porto”.
LSSR ha per oggetto lo svolgimento nel porto della Spezia, nelle aree retroportuali di Santo Stefano di Magra e nelle aree territoriali connesse del servizio ferroviario in particolare le seguenti attività: trasporti ferroviari; noleggio mezzi e attrezzature ferroviarie; servizi ferroviari e di logistica. La società provvede, tra le altre cose, alla pianificazione e gestione di tutte le attività ed i servizi, anche complementari e accessori, relativi esclusivamente all’esercizio ferroviario nell’ambito del porto della Spezia, nelle aree retroportuali di Santo Stefano di Magra e nelle aree territoriali connesse, compresa la manutenzione delle infrastrutture, degli arredamenti, delle attrezzature dei mezzi di locomozione e autotrazione per conto proprio o di terzi.
Il modello scelto è quello della società duale con un consiglio di sorveglianza ed un consiglio di gestione. La società avrà sede alla Spezia. Il capitale sociale è di euro 1.000.000,00 ed è diviso in un milione di azioni ordinarie del valore nominale di euro uno cadauna, sottoscritte per il 40% dai terminalisti del porto e del retroporto, per il 40% dalle imprese ferroviarie e MTO, per il 20% dall’Ap che avrà il controllo del consiglio di sorveglianza.

[/hidepost]

Pubblicato il
4 Dicembre 2013

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio