Presidenze? Chi va piano va sano…
ROMA – Diciamo che è comprensibile: inchiodato dall’essere finito nel mirino dei magistrati per la vicenda Massidda – il presidente dell’Authority di Cagliari disarcionato dai giudici e rinominato dal ministro commissario della stessa Authority – il ministro Lupi adesso teme di scottarsi le mani con ogni nuova nomina.
[hidepost]Così ad Ancona, dove tutte le istituzioni locali e le stesse commissioni parlamentari hanno da tempo indicato per la presidenza il presidente della Camera di Commercio Giampieri, il ministro non s’è ancora deciso a nominarlo e lo mantiene come commissario. A Palermo c’è un commissario e non ne mancano in altri porti.
Ma il caso limite è quello di Piombino dove il commissario Luciano Guerrieri, che era stato nominato alla sua scadenza da presidente, è scaduto venerdì scorso e fino a tutta la mattinata di lunedì non era stato né confermato né sostituito, lasciando un pericoloso vuoto di potere per ben tre giorni (ancorché festivi) in tempi di decisioni continue e veloci da prendere per il porto. Tanto che lo stesso Guerrieri ha dovuto partecipare alla conferenza dei servizi di Firenze, lunedì mattina, in veste di osservatore più che di rappresentante del porto di Piombino perché non ancora legittimato.
E se questo dev’essere l’andazzo dell’efficienza tanto conclamata per la portualità italiana…
Solo nella serata di lunedì è arrivata la conferma a commissario dell’Authority di Piombino per Luciano Guerrieri.
A.F.
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