Piombino, avanti tutta: partono i lavori del porto
Dalla prossima settimana a tutta velocità – Verranno anche utilizzati materiali riciclati per le vasche di colmata – A Livorno intanto si preparano gli ultimi “sponsons” per il relitto Concordia
PIOMBINO – E alla fine si può schiacciare sull’acceleratore del grande piano di sviluppo del porto di Luciano Guerrieri: dalla prossima settimana infatti partono ufficialmente i lavori di ampliamento dello scalo, finanziati con l’emergenza crisi e con la previsione-speranza di poter ospitare per la demolizione il relitto della Costa Concordia.
In queste ultime ore si succedono – come ha riferito il commissario dell’Authority Luciano Guerrieri – le varie delibere ancora necessarie in un paese come il nostro dove impera la burocrazia a cascata: lunedì è stata la volta del consiglio regionale, poi è toccato al comitato portuale, poi Guerrieri dovrà fare le ultime firme da commissario. Snervante. Va messo anche nel conto il mese ed oltre (per l’esattezza 40 giorni) necessario al Consiglio Superiore dei Lavori pubblici per il suo ok: e a sentire i funzionari dello stesso organo centrale, bisogna anche ringraziarli per la celerità…
[hidepost]Una delle novità dei lavori di Piombino sarà l’utilizzazione di molti materiali riciclati (conglomix) che faranno risparmiare tempo e specialmente materiale di cava, sempre più prezioso. Dovrebbero arrivare circa un milione di metri cubi di riciclati. Meno ferite al territorio, ha sottolineato Guerrieri, e maggior impegno per “lavori verdi”. Potranno essere impiegati per i riempimenti delle casse di colmata anche molti quantitativi dei dragaggi previsti, trattandosi di materiali puliti.
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E intanto nel terminalino di Fagioli a Livorno (area in concessione a Lucarelli all’interno del porto industriale) si stanno completando le operazioni di adattamento e “verticalizzazione” degli sponsons per la fiancata finalmente emersa del relitto della Costa Concordia. Ci sono stati ritardi sul relitto dopo la tragedia che ha portato alla morte del sub spagnolo, ma adesso i tempi stanno riprendendo il ritmo normale. Messi in verticale (vedi la foto in prima pagina) gli sponsons o cassoni saranno progressivamente trasportati al Giglio con le apposite chiatte della Micoperi per essere ancorati con un sistema tutto nuovo di catene alla fiancata danneggiata dal ribaltamento del relitto. Un’operazione che si prospetta molto più delicata e anche lunga di quella che si è svolta sulla fiancata che era sempre rimasta emersa.
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