Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

A Modena impianto di biodiesel dalle alghe

Nasce da un progetto del 2011 – L’alternativa più ecologica all’utilizzo di colture alimentari

MODENA – E’ diventato operativo l’impianto pilota per la produzione di biodiesel dalle alghe nella sede di Teregroup, società specializzata in investimenti in nuove tecnologie e nell’acquisizione di brevetti. Sbarcata in Italia nell’ottobre del 2012 rilevando le attività di engineering e commerciali nel campo delle energie rinnovabili dell’azienda T.M. di Modena, Teregroup ha sviluppato il nuovo impianto fino ai collaudi operativi.
All’interno dell’impianto – chiamato Polo dell’Alga Combustibile Algamoil – biologi ed ingegneri chimici dell’azienda lavorano per implementare la tecnologia delle alghe combustibili per alimentare motori da cogenerazione e da autotrazione. E grazie alla collaborazione con l’Università di Modena – Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari – il funzionamento è già stato testato al banco prova su un motore di serie senza alcuna modifica: i risultati hanno mostrato che la potenza e la coppia sono uguali al diesel commerciale mentre il particolato risulta inferiore.
[hidepost]“Teregroup è la prima azienda in Europa ad aver testato su vetture standard il Biodiesel dalle alghe – ha dichiarato Michael Magri, Country Manager Teregroup Italia – seguendo i dettami delle norme europee approvate dal Parlamento Europeo a Strasburgo l’11 settembre scorso che stabiliscono un tetto all’utilizzo di biocarburanti tradizionali e un passaggio rapido a nuovi biocarburanti ricavati da fonti alternative quali alghe, rifiuti, paglia ed altri residui. Negli Stati Uniti – ha precisato – sono già in funzione alcune pompe di carburante che erogano Biodiesel dalle alghe e oggi questo combustibile è utilizzabile nei motori delle vetture alimentate a gasolio”.
Sviluppata in collaborazione con la società di ingegneria ES Consultants Ltd di Hong Kong, la tecnologia di produzione di Biodiesel dalle alghe è il frutto di un progetto presentato alla fine del 2011 alla fiera delle energie rinnovabili CIGIPTS (China International Green Innovative Products and Technologies Show) di Guangzhou in Cina dove l’azienda ha incontrato il direttore dell’APEC (Asia Pacific Economic Cooperation) di Pechino e il ministro delle Energie Alternative della Repubblica Popolare Cinese entrambi interessati a questa tecnologia. E grande attenzione ha riscosso anche in Italia, sia tra gli investitori che tra le Amministrazioni Pubbliche.
L’interesse verso le alghe è cresciuto in molti Paesi del mondo di pari passo con il dibattito scientifico sull’opportunità di produrre biocarburanti sottraendo terreni alle colture destinate all’alimentazione. L’energia rinnovabile dalle alghe permette inoltre di eliminare grandi quantità di CO2 nell’atmosfera con un ulteriore beneficio ambientale.

[/hidepost]

Pubblicato il
22 Febbraio 2014

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio