Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Gallanti furioso: E’ il risultato dell’immobilismo

Giuliano Gallanti

LIVORNO – Anche l’Autorità portuale livornese ha preso posizione sul taglio dei servizi diretti con il Far East per alcuni dei porti del Tirreno con una nota amareggiata e in alcuni passaggi furiosa del suo presidente.
“Da comunicazioni da parte della società TDT – ha scritto il presidente Giuliano Gallanti – apprendiamo che a partire dal 5 maggio due compagnie armatrici del gruppo della CKYHE Alliance, Cosco e Hanjin cancelleranno il servizio Med3. Le due compagnie hanno deciso quindi di tagliare i porti di Napoli, Livorno e La Spezia”.
“Sempre sulla base delle notizie pervenute alla Terminal Darsena Toscana Srl, è specificato però – continua la nota di Gallanti – che il servizio oceanico verrà comunque mantenuto e verrà effettuato con i collegamenti feeder. Le grandi navi arriveranno direttamente a Genova e ad Algeciras e da lì le merci verranno poi trasferite su navi più piccole per il servizio con il nostro porto.
[hidepost]Le decisioni di Cosco e Hanjin sono da ricondursi a motivazioni cui il porto di Livorno rimane estraneo e sono il frutto di strategie legate alla riduzione dei costi e alla ottimizzazione dei servizi.
Con riferimento al tema dei dragaggi – continua Gallanti – da tempo vado dicendo che i problemi infrastrutturali dello scalo livornese non nascono oggi, ma sono il risultato di anni ed anni di immobilismo. Questa amministrazione sta mettendo mano ad alcuni interventi fondamentali per il rilancio del porto: dall’allargamento del canale industriale, all’escavo dei fondali della Darsena Toscana, sino all’allargamento dell’imboccatura sud: ma gli ostacoli procedurali e burocratici che finora abbiamo incontrato sono stati molti. Faccio un solo esempio: soltanto per avere il via libera dal Mae per il progetto di interramento dei tubi dell’Eni nel canale industriale abbiamo dovuto aspettare ben quindici mesi”.
“Da tempo, infine – conclude Gallanti amareggiato – siamo in attesa del decreto ministeriale che sancisca, per le materie ambientali, il concreto passaggio del porto di Livorno dalla giurisdizione nazionale a quella regionale, da Sin a SIR. Senza questo decreto, diversi nostri progetti di dragaggio, in particolare l’escavo della Darsena Toscana, rischiano di subire pesanti ritardi, e questo nonostante molti progetti siano stati già approvati e vi sia la disponibilità economica”.

[/hidepost]

Pubblicato il
19 Marzo 2014

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio