E rimane l’incertezza sui tempi e sulle modalità, anche per le tante richieste di coordinarla con il testo che giace al Senato – Aumentano gli esposti per i troppi commissariamenti
ROMA – Definire schizofrenica la politica sulla riforma della riforma portuale forse può apparire eccessivo. Ma l’impressione è che sia per lo meno ondivaga: perché mentre le più importanti associazioni di categoria della logistica chiedono tempi veloci, e alcune si sono spinte a sollecitare l’iter della “riformina” da tempo ferma al Senato pur di avere un risultato, riappare come un torrente carsico la linea del ministro Lupi, dopo mesi di silenzio assoluto.
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