Autostrade del Mare e realtà Italia tra ritardi infrastrutturali e proposte

La continua perdita di competitività del “sistema” italiano e le poche eccellenze – L’impegno di Tirrenia per l’ambiente e le conclusioni di Paolo Uggè – Le contraddizioni normative della UE sui trasporti

Paolo Uggè

ROMA – Questa volta ci hanno provato Fedarlinea e Confcommercio a mettere in fila problemi, proposte e valutazioni sulle Autostrade del mare e sull’autotrasporto. In un convegno che si è svolto mercoledi scorso, i temi del trasporto merci, visti anche dal punto di vista dell’ambiente, sono stati affrontati con la partecipazione al dibattito per il cluster marittimo di Enrico Maria Puja, direttore generale del trasporto marittimo al ministero delle Infrastruture e Trasporti, Ettore Morace presidente di Tirrenia/CIN, Paolo Ferrandino segretario generale Assoporti e Francesco Benevolo direttore di RAM.
Impietoso il quadro della situazione italiana anche in rapporto agli altri paesi avanzati. Nel 2013 la posizione italiana nel campo delle infrastrutture stradali, ferroviarie e portuali è molto distante – è stato rilevato – da quella di paesi come Germania, Francia ma anche Spagna.
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