Porto 2000 in assemblea sul bilancio e sui rinnovi
Il consuntivo del 2013 chiude ancora in attivo, anche se in caduta – Le ipotesi del cambio della guardia e le indiscrezioni sui nomi da sostituire

Roberto Piccini
LIVORNO – Si sono ridotti a pochi giorni ormai i tempi per l’assemblea della Porto 2000, la società delle crociere, che dovrà approvare il bilancio consuntivo 2013 e anche rinnovare o confermare l’attuale vertice. Per legge, l’assemblea deve esserci entro la fine di aprile e c’era già stata una prima convocazione per due giorni fa, saltata su richiesta della Camera di Commercio. La nuova data è per mercoledì prossimo 16 aprile. E non mancano le tensioni, specie sul secondo punto, gli eventuali ricambi al vertice.
Sul bilancio consuntivo, non sembrano esserci problemi. Anche se il 2013 è stato uno degli anni peggiori per le crociere a Livorno, il bilancio rimane in attivo, con circa un milione di euro lordi. Quasi la metà di quanto fatto nell’anno precedente, il 2012: ma ci sono state anche molte spese straordinarie, come la “stazioncina crociere” dell’Alto Fondale, oltre che i crescenti oneri del pagamento delle banchine (Alto Fondale per prima) ai concessionari per ogni attracco delle grandi unità da crociera.
[hidepost]Anche l’occupazione è stabile e non si prevedono esuberi tra i 107 dipendenti (48 dei quali però precari stagionali, alcuni anche da 5 o 6 anni: che i sindacati chiedono di poter assorbire rapidamente appena le situazioni miglioreranno).
Sulla scadenza dei vertici, composti dal presidente Roberto Piccini, dai presidenti delle società titolari (Gallanti e Costalli) e dai due unici consiglieri, Umberto Paoletti per la Camera di Commercio e Giorgio Gionfriddo (ex segretario generale) per l’Autorità portuale tutte le opzioni sono invece aperte. Scontato il fatto che in tempi di spending review ogni poltrona presidenziale è più che appetibile per i tanti politici in cerca di ricollocazione e remunerazione – e quella della Porto 2000 non fa eccezione – tutto sta ad indicare che il presidente Giuliano Gallanti, ovvero del socio di maggioranza assoluta – non voglia azzerare totalmente l’attuale vertice e preferisca lasciare il presidente Piccini come “ponte” fino alla privatizzazione della società, prevista anche con i tempi dati all’advisor entro la fine dell’anno.
C’è ovviamente chi preme per un ricambio immediato: ed è data per certa la sostituzione di Gionfriddo, che oggi non fa più parte dell’organico dell’Autorità portuale e secondo le più recenti normative non è più candidabile. Curiosamente, Gionfriddo rappresenta ancora la Port Authority sia nella Porto 2000 che nella sua immobiliare, retta da Guido Asti, quindi sembrerebbe con doppia retribuzione. Logica vuole che al suo posto venga nominato l’attuale segretario generale Massimo Provinciali. E questa sarebbe la linea. Per la presidenza se n’è parlato tra Authority e Camera di Commercio; quasi certo dunque lasciare Piccini al vertice in attesa di un cambio totale (ma anche in questo caso sarà tutto da vedere, anche sulla base di come si risolverà la privatizzazione) alla fine dell’anno.
In sostanza: i tanti candidati “in pectore” alla principale poltrona della Porto 2000 probabilmente dovranno allungare il collo ancora per qualche mese.
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