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Guasticce guarda a Trieste

Collaborazione per migliorare i servizi nei mercati di riferimento e
nuove iniziative nella logistica integrata

Federico Barbera

LIVORNO – L’interporto Vespucci di Guasticce, ormai “promosso” a tutti gli effetti al rango di retroporto, stringe un’alleanza operativa con l’interporto di Trieste allo scopo di collaborare per ottimizzare i reciproci bacini di influenza. Federico Barbera, presidente del Vespucci, è reduce da una serie di incontri con i triestini ed è ottimista sui risultati a medio termine. “Noi abbiamo storicamente difficoltà a servire i mercati verso Est – sottolinea Barbera – mentre a Trieste mancano riferimenti importanti con i mercati verso Ovest. Così abbiamo stabilito di darci una mano”. E’ in corso, con la collaborazione delle associazioni di categoria degli spedizionieri, che sono le più interessate in diretta, uno studio che definisca non solo le possibili azioni in comune tra Livorno e Trieste, ma anche la crescita di una logistica integrata che comporti collegamenti diretti anche ferroviari tra le due sponde d’Italia.
[hidepost]Per quello che riguarda il Vespucci e la modalità ferroviaria, va avanti la progettazione del raccordo su ferro che è stata finanziata alla regione in accordo all’Autorità portuale. Si tratta, ovviamente, di una realizzazione “sine qua non”, nel senso che è indispensabile sia per le finalità oggettive di retroporto, sia per le nuove strategie relative agli scambi con Trieste ma anche con i nodi intermodali del centro Italia, da Prato a Bologna. In sostanza, siamo in uno dei momenti storici sia per il Vespucci sia per il tante volte auspicato “sistema logistico integrato” della costa toscana, che dovrebbe mettere in rete il porto di Livorno, l’interporto-retroporto Vespucci e anche l’aeroporto Galilei di San Giusto, che proprio in questi giorni sta fortemente investendo anche nel settore cargo.

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Pubblicato il
19 Aprile 2014

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