L’ex presidente dell’Authority ed oggi commissario governativo ha raccontato l’impegno ad avere banchine e fondali a 20 metri entro un anno – Il “sistema” con Livorno e le prospettive di integrazione tra i due scali

LIVORNO – E’ recente la firma dell’accordo di programma fra governo e regione Toscana per aiutare Piombino a superare la chiusura dell’altoforno Lucchini e a prepararsi per un rilancio siderurgico all’avanguardia; argomento questo che pone la città alla ribalta delle cronache insieme all’altro che da tempo la vede come uno dei porti favoriti per ricevere la Concordia. Ma di Piombino e dei suoi passi concreti – e veloci – l’Italia della portualità si è già accorta da tempo; ed a parlare nell’ultima conferenza del Propeller labronico dei programmi del suo scalo – invitato dal presidente del Club Fiorenzo Milani, è stato Luciano Guerrieri, oggi commissario straordinario dell’Autorità portuale ma già dal 2005, con due mandati consecutivi come presidente, alla manovra di quello stesso timone.
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