Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

L’amaro gioco sulla Concordia Titan-Micoperi per Piombino?

Voci di proposte non condivise sui tempi e sulla destinazione del relitto – Le navi militari da demolire promesse dal ministro Pinotti – Sempre attuale l’ipotesi Genova

ROMA – Si gioca sul filo di lana la decisione ufficiale di Carnival-Costa sul porto di destinazione del relitto della Concordia. Mentre al Giglio arrivano alla spicciolata gli “sponsons” destinati al lato di dritta del relitto – e c’è chi fa notare la strana gimkana dei grandi cassoni tra Genova, Livorno, Marina di Carrara e infine il Giglio – il tam-tam della Protezione civile continua a sostenere l’ipotesi Genova (cara alla Fincantieri e alla Costa) mentre voci provenienti dal cantiere del relitto parlano di Titan-Micoperi apertamente a favore dell’ipotesi Piombino per la stretta vicinanza di quel porto al relitto, a patto che la banchina di accoglienza e le strutture relative siano pronte al momento in cui il relitto sarà trasferibile.
[hidepost]Quando? Difficile dirlo perchè c’è un vero e proprio fuoco di sbarramento: Gabrielli (Protezione Civile) continua a sostenere che potrebbe avvenire entro giugno ma pochi davvero ci credono: lo stesso sindaco del Giglio, d’accordo con il governatore Rossi, parla di quasi indispensabile slittamento a settembre dopo la stagione turistica da non compromettere con complicate manovre nel cantiere del relitto. Il che aiuterebbe Piombino ad essere pronta ad accogliere la demolizione.
Anche Piombino sta vivendo la sua odissea, in rapporto non solo alla Concordia ma alla chiusura dell’altoforno e alle alternative. Il ministro della difesa Roberta Pinotti ha assicurato che invierà alla demolizione a Piombino, arrivi o no la Concordia, almeno 38 navi militari ormai a fine carriera, che l’Italia non è riuscita a vendere a paesi terzi: ma come per tante promesse dei politici e dello stesso governo, a Piombino si aspettano i fatti, senza soverchie illusioni. Che la situazione sia complessa e che ci siano migliaia di posti di lavoro in gioco è noto. Che la Concordia potrebbe essere una risposta importante è altrettanto noto. Ma evidentemente i giochi sono molto più grandi rispetto alla “piccola” Piombino: e sulle promesse in periodo pre-elettorale pochi fanno affidamento a occhi chiusi. Prima bascish, poi vedere cammello sta diventando anche a Piombino l’ironica difesa dalle illusioni.

[/hidepost]

Pubblicato il
7 Maggio 2014

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio