Il “modello La Spezia” presentato a Milano

Le relazioni di Forcieri e Bucchioni e la tavola rotonda su valori e problemi – Le “ingessature” burocratiche come freno principale

MILANO – Un’articolata offerta di servizi marittimi che lo collegano con i principali mercati mondiali del Far East, del Nord America e dell’Africa Occidentale; una fitta rete di collegamenti con i principali porti del Mediterraneo; un elevato utilizzo della modalità ferroviaria; la disponibilità nell’immediato retroterra di un’area a vocazione logistica; l’utilizzo del preclearing, lo sdoganamento direttamente in mare; servizi settimanali che collegano il porto ligure con la Turchia, il Mar Nero e con i principali porti della costa mediterranea dell’Africa; un corridoio doganale porto-retroporto; pochi soggetti decisori; un’ottima collaborazione attiva tra i principali attori del sistema portuale: Autorità Portuale, Autorità Marittima, Agenzia delle dogane, gestori dei Terminal, Agenzie Marittime, Spedizionieri Doganali, etc..
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