Assoporti va all’assemblea e Genova ora si tira fuori

La posizione di Merlo e la critica aggiuntiva di Di Marco – Ma la maggioranza delle Autorità portuali teme che un indebolimento possa aprire la strada a una riforma “distruttiva”

ROMA – Assoporti va verso l’assemblea generale di giovedì 31 luglio con una mezza burrasca nelle vele e numerosi tentativi – ad oggi non riusciti – di ricompattarsi per non spaccare un fronte già abbastanza debole. Anzi, molto debole in tempi come questi in cui si discute di una ormai prossima – a volerci credere – riforma dell’intera legislazione portuale.
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1 COMMENTO

  1. Portualità Italiana vivere o morire.

    La Portualità Italiana sta attraversando un periodo molto delicato, poiché sta pagando lo scotto di una pluridecennale deleterio immobilismo infrastrutturale, che di fatto ha relegato i nostri Scali nella parte bassa delle classifiche Comunitarie e Mediterranee, penso dovremmo essere tutti ben coscienti che non sia il caso di farsi molte illusioni sul futuro della Portualità Italiana, se:

    1) Abbiamo seri dubbi sulle reali potenzialità dell’Alto Tirreno ed Alto Adriatico.

    2) Crediamo sia una pura e semplice utopia immaginare che noi un bel giorno si possa sfruttare il nostro notevole vantaggio di circa 4.000 miglia (che si traducono in + 5 + 5 giorni di navigazione) nei confronti della Portualità Nord Europea e quindi riuscire a veicolare verso i nostri mari una consistente quota dei flussi merceologici in transito nel Mediterraneo, per cercare di spostare un po’ più a Sud verso l’Adriatico ed il Tirreno “il baricentro del Sistema Trasportistico Comunitario “.

    3) Non eliminiamo al più presto tutti i colli di bottiglia fisici/normativi che ci impediscono di poter sfruttare a dovere i Corridoi Ferroviari Transeuropei.

    4) Non pensiamo che sia il caso di razionalizzare/semplificare le Norme che regolano, l’impatto ambientale delle grandi opere, le discariche di materiali inerti, la bonifica dei siti inquinati per creare nuove aree da porre al servizio della Logistica di Porto e Retroporto, il recupero di ampi spazi al mare per realizzare nuove infrastrutture Portuali.

    5) Non rivediamo le farraginose regole sulla portualità ed il numero/competenze della Autorità Portuali.

    6) Consideriamo che il nostro impegno dovrebbe essere essenzialmente focalizzato sul consolidamento delle Sinergie tra gli Scali (progetto NAPA) o sul Feederaggio, oppure su qualche modesto intervento per potenziare le infrastrutture esistenti.

    7) Non crediamo sia proprio il caso di cercare nuovi Partner dello Shipping e della Finanza di livello mondiale per pianificare e realizzare corpose infrastrutturazioni, che ci consentano finalmente di potenziare i nostri sbocchi al mare e renderli realmente competitivi nei confronti dei nostri antagonisti vicini/lontani.

    8) Se pensiamo che il ruolo della Portualità del Tirreno e dell’Adriatico sulle scene dei Traffici Internazionali non potrà mai ritornare ad essere un ruolo con la “P” maiuscola al servizio della vasta Piattaforma Continentale Europea.

    Se in futuro purtroppo queste saranno le linee di pensiero predominanti dei nostri Politici ed Amministratori ribadisco che non sia proprio il caso di farsi molte illusioni, poiché il nostro ruolo sulle scene dei traffici mondiali non potrà che rimanere perennemente modesto e marginale, in quanto gli Scali Italiani saranno in continua competizione sia tra di loro che con le altre modeste realtà affacciate su questi nostri mari “in una strenua lotta tariffaria vocata al ribasso” per potersi accaparrare qualche quota in più dei traffici relativi al Feederaggio Mediterraneo, e quindi non potremmo mai sfruttare a dovere le nostre notevoli peculiarità “posizione strategica, profondi fondali, collegamenti adeguati gomma/rotaia con le Reti Transeuropee” per diventare dei veri Hub Portuali al servizio della Piattaforma Continentale Europea e poter quindi generare quelli che sarebbero gli apprezzabili ritorni economici ed occupazionali che le variegate attività legate al Mare sono da sempre in grado di generare.

    Brunello Zanitti Giuliano
    http://sceltemancate.trieste.it

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