Piombino tra speranze e delusioni a rischio anche le navi militari?

Nessun impegno formale dai rappresentanti del governo centrale alla recente festa dell’Unità – E c’è anche qualche timore per i rallentamenti dei lavori sul nuovo porto

Andrea Orlando

PIOMBINO – Sono arrivati due grossi calibri, il ministro della giustizia Andrea Orlando e il sottosegretario all’Ambiente Silvia Velo, per il dibattito sull’“accordo di programma” per Piombino. L’occasione, la festa dell’Unità della settimana scorsa proprio a Piombino.
Una volta, le feste dell’Unità avevano credibilità e successo specie per le salcicce arrosto e l’entusiasmo dei volontari comunisti. Oggi, con l’Unità in crisi e il partito anche, il rilancio su temi importanti come il dramma del lavoro a Piombino si è dimostrato un terreno minato: e il dibattito, sia pure guidato, non è riuscito a dare la speranza che i tanti lavoratori di Piombino si attendevano. Perché l’accordo di programma, alla fine, non sembra aver risolto molto. Assai meno di quanto avevano sperato che potesse risolvere, in particolare, l’arrivo del relitto della “Costa Concordia” da smaltire con il lavoro assicurato a qualche migliaia di persone per almeno due anni.
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