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Confitarma, super-assemblea

Emanuele Grimaldi

ROMA – Sarà un’assemblea estremamente significativa, quella che Confitarma ha indetto per mercoledì 15 ottobre prossimo a Roma Eventi-Fontana di Trevi. Perché cade in uno dei momenti più delicati della storia della confederazione degli armatori, perché è ancora in ballo – per non dire in dubbio – la tanto attesa riforma della legge 84/94 che deve definire il futuro prossimo della portualità italiana e perché il timore che le riforme sulla portualità, sulle grandi reti trasportistiche e persino sulle Autostrade del mare finiscano per farle le commissioni UE a Bruxelles piuttosto che i governi nazionali (e il nostro in particolare).
[hidepost]Il programma pubblico dell’assemblea sembra tuttavia predisporre alla speranza di qualche risposta non di facciata, visto che dopo i saluti e l’introduzione dei temi da parte del presidente di Confitarma Emanuele Grimaldi – nell’invito sono citati in una specie di rosa dei venti i temi del lavoro, della formazione, dell’ambiente e della sicurezza – parleranno anche il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi e il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi. Sia Grimaldi che Squinzi hanno già posto, in recenti occasioni, domande precise all’esecutivo del premier Renzi sulla logistica intermodale e sulle sue esigenze: Lupi da parte sua è stato fin dall’inizio un assertore della riforma della 84/94 non in termini gattopardeschi. La speranza dunque è di avere impegni certi e specialmente impegni in tempi certi.
Il programma della mattinata prevede poi un dibattito, condotto da Massimo Giletti, cui parteciperanno il comandante generale delle Capitanerie ammiraglio Felicio Angrisano, il capo di stato maggiore della Marina Militare ammiraglio Giuseppe De Giorgi, il presidente di Assoporti Pasqualino Monti e il presidente ed amministratore delegato del RINa Ugo Salerno.
Insomma un dibattito tra i massimi calibri, tutti con problematiche concrete ed urgenti (compresa quella che l’ammiraglio Angrisano ha recentemente esposto sulle nostre colonne in merito ai compiti, doveri ma anche prerogative delle Capitanerie in merito ai servizi tecnico-nautici) che comportano la necessità di un riordino dell’intera materia evitando sovrapposizioni, conflitti e “aree di grigio” troppe volte presenti.
Antonio Fulvi

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Pubblicato il
4 Ottobre 2014

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