Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

Risorse per l’autotrasporto merci ko l’Ecobonus, saranno strutturali

La minaccia delle sanzioni dell’UE e l’esigenza di interventi programmati che consentano una ristrutturazione del comparto anche attraverso aggregazioni – Previsti 250 milioni all’anno

ROMA – Risorse all’autotrasporto merci da episodiche (e sempre in bilico) a strutturali. E’ il testo del nuovo decreto, già con l’ok del Quirinale, che passa adesso alle Camere per l’approvazione. Riguarda sia le imprese che i padroncini: le risorse diminuiscono (250 milioni all’anno) ma almeno diventano sicure e permettono agli imprenditori del comparto di programmarsi negli anni, con servizi e investimenti.
[hidepost]Un bel passo avanti anche rispetto agli ultimi anni in cui sono stati erogati oltre 5 miliardi di incentivi, senza però alcuna programmazione né certezza sul futuro per le aziende.
Anita (Confindustria) e Confcommercio (Fai-Conftrasporto) si sono dette d’accordo sulla linea presentata. Ma l’iter è come sempre ancora lungo ed affidato a decreti attuativi. In particolare va deciso come ripartire i 250 milioni all’anno. Si parla di destinarne il 20% alle iniziative di ristrutturazione ed aggregazione tra imprese e padroncini.
La decisione di passare finalmente a provvedimenti strutturali e più coordinati è stata presa anche sullo stimolo della Corte dei Conti, che a più riprese ha emesso rilievi sulle modalità di erogazione dei contributi e su quelli che sono stati spesso considerati interventi “a pioggia”. C’è anche l’imbarazzante caso dell’Ecobonus, il contributo per incentivare l’uso dei traghetti da parte dei tir: lodevole iniziativa di legge, per più anni propagandata per alleggerire il traffico stradale dai mezzi pesanti; ma oggetto di una indagine della UE che ha costretto l’Italia a sospendere il contributo. E adesso si cerca di ripartire con una programmazione che non ricada sotto la mannaia dei controllori europei per gli aiuti di Stato.

[/hidepost]

Pubblicato il
8 Novembre 2014

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio