“No dragaggi? No navi”

ROMA – L’urgenza di dragare buona parte dei porti italiani, l’arretratezza e la bizantinità delle normative che frenano gli interventi, i rischi concreti di rimaner tagliati fuori dal processo di crescita delle navi e quindi dei traffici, sono alla base dell’incontro che si terrà a Roma, nella sala di Confcommercio in Piazza Belli 2, sul significativo tema: “No dragaggi? No navi”.
L’incontro è organizzato da Fedaragenti, Assoporti e Federazione del mare.
Malgrado l’impegno – più volte dichiarato – del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, malgrado quello – altrettante volte ribadito, in particolare di recente dall’onorevole Silvia Velo – di ammodernare le normative sui dragaggi portuali in linea con le direttive europee, oggi l’Italia sconta ancora una visione pseudo-ambientalista distorta sui dragaggi portuali, che di fatto rallenta (e spesso impedisce) l’adeguamento dei fondali nei porti alle esigenze dei traffici navali. Da qui il convegno, che è in fase di preparazione e di cui sarà presto fornito il panel ufficiale degli interventi.

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