Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Darsi una mossa

LIVORNO – Bisogna ammetterlo, rischia di finire nel peggiore dei modi possibili. Ovvero con l’ennesima dimostrazione – e non ne facciamo una valutazione politica, sia chiaro – che un certo modo di calarsi nel governo della cosa pubblica è diventato incompatibile non solo con le regole del “bon ton” istituzionale, ma anche specialmente con quelle della ragionevolezza, prima di tutto tecnica.
[hidepost]L’amara e risentita lettera del segretario generale dell’Authority portuale Massimo Provinciali non ha bisogno di spiegazioni. E il suo risentimento, che esprime anche quello dell’intero cluster portuale dal team di progettazione della Piattaforma Europa in giù, è giustificato indipendentemente dalla insostenibile leggerezza delle critiche cui si riferisce. Quello che è peggio, è che quella caterva di osservazioni estremamente opinabili uscita dal Comune sta provocando una sostanziale rottura dei rapporti – le disposizioni di Gallanti sono chiare – tra due istituzioni che invece dovrebbero collaborare per il risultato che l’intera città aspetta: cioè il via libera – presto e bene – a quel piano regolatore del porto che l’economia locale attende da mezzo secolo e che adesso è a mezzo passo dal definitivo OK, salvo quel “dileggiare” un lavoro già approvato dai massimi organi tecnici nazionali che non si capisce bene a che cosa miri.
Ripeto: non vogliamo entrare in valutazioni politiche, partitiche o d’altro. Però non quadra che il sindaco Nogarin, sia pure con atteggiamenti prudenti, prometta esami veloci ed approfonditi di quel grande progetto che è il piano regolatore del porto, che partecipi a incontri operativi in cui armatori, terminalisti internazionali e quanto d’altro confermino l’impaziente attesa del PRG per investire su Livorno: e poi un suo assessore vada a ruota libera in interviste giornalistiche trattando tutto e tutti come un pastrocchio di dilettanti allo sbaraglio. Mi auguro, a questo punto, che il sindaco faccia il sindaco: ovvero che si ricordi di essere il primo cittadino a tutela di tutti i cittadini. E che, al di la e al di sopra dei personali pruriti, esca dal vago e si dia davvero una mossa. Ufficiale e definitiva, ne ha avuto tutto il tempo.
Antonio Fulvi

[hidepost]

Pubblicato il
7 Febbraio 2015

Potrebbe interessarti

Rigassificatori e logica

Prendiamola larga per un attimo: da Eraclito a Zenone, fino ad Aristotele, la logica è quella dottrina che chiarisce i meccanismi consequenziali. Se mi avete seguito nello sproloquio, converrete con me che il recente...

Leggi ancora

Quando il saggio saggia

Ci sono a volte, nel comportamento delle persone, scelte difficili da fare: ma una volta fatte, non è difficile spiegarle. È il caso, per la nostra realtà livornese, delle dimissioni del maritime consultant Angelo...

Leggi ancora

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio