Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Il GNL per una “ rete” italiana: iniziative (e annesse polemiche)

A Trieste fuoco di sbarramento per una “stazione” mentre a La Spezia si vara un bando su uno studio di fattibilità legato al rigassificatore di Panigaglia – L’opzione per l’offshore della OLT Toscana

ROMA – La prospettiva è che anche l’Italia, finalmente, si metta al passo con il resto del mondo per creare una rete di stazioni di rifornimento del GNL che consenta entro pochi anni di utilizzare il combustibile più pulito anche per le navi.
[hidepost]Il rischio è che, senza una programmazione dal centro, si finisca con la consueta sovrabbondanza di progetti che corrono per avere finanziamenti pubblici e non per una vera efficienza di rete.
E’ il tema che emerge da iniziative spot di alcuni porti, mentre si sta organizzando la prossima edizione della Conferenza GNL che sulla traccia dell’edizione 2014 faccia il punto non solo delle normative europee, ma anche delle prospettive italiane per la rete autostradale e per quella portuale. In programma c’è il meeting di Ancona dall’11 al 13 giugno sulla “Metanizzazione dell’aerea mediterranea”, ma le iniziative sono anche altre. Mercoledì prossimo 18 marzo a Trieste per conto del Propeller Club ci sarà un incontro dedicato al tema del rigassificatore da realizzare in area portuale, con l’intervento del governatore della Regione Debora Serracchiani: un dibattito acceso, quello di Trieste, perché il progetto di istallare questa specie di stazione di servizio per navi (e non solo) nell’ex area Esso ha trovato uno sbarramento di no da parte di quasi tutte le forze politiche e le istituzioni del territorio; ma sta facendo anche riflettere sul fatto che in questi termini Trieste rischia di essere tagliato fuori da un’opportunità che invece sembrano pronte a cogliere le realtà portuali della sponda est dell’Adriatico.
Se a Trieste si discute, a La Spezia invece si corre. Forte dell’esistenza ormai “storica” del primo centro costiero di rigassificazione d’Italia a Panigaglia, il porto spezzino è partito con una gara internazionale (uscito sulla Gazzetta Ufficiale dell’Europa) per un impianto sperimentale di distribuzione di GNL sia per i mezzi pesanti stradali che per le navi. Si parte – per gara – con uno studio di fattibilità nell’ambito del progetto “Costa” europeo che prevede anche per il Mediterraneo il progressivo aumento delle limitazioni dei combustibili tradizionali a vantaggio del GNL. A La Spezia l’impianto della SNAM potrebbe diventare – insieme al rigassificatore offshore della OLT Toscana davanti alla costa livornese – il primo concreto servizio di rifornimento e di stoccaggio del GNL per navi e per Tir. Nella speranza che si riesca a rientrare in un piano nazionale (o meglio ancora europeo) di programmazione di rete: e non nella consueta guerra “tra pollai” dove far prevalere i potentati partitici locali sulle esigenze reali del mercato.

[/hidepost]

Pubblicato il
14 Marzo 2015

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio