Demolizioni navali, polo a Piombino

Compensato lo “scippo” della Concordia con l’impegno dello Stato e della Regione Toscana. Le prospettive e gli investimenti

Piero Neri

FIRENZE – L’annuncio l’ha voluto dare personalmente lui, il governatore della Toscana Enrico Rossi: il promesso polo delle demolizioni e del refitting navale di Piombino, che lo stesso Rossi aveva garantito dopo lo “scippo” della demolizione della Costa Concordia, non solo viene finanziato e ufficializzato dai governi nazionale e regionale (con oltre 140 milioni di investimenti), ma nasce con un joint tra tre importanti realtà imprenditoriali dell’ambito marittimo: la Saipem, colosso internazionale che opera anche nel petrolifero e nella costruzione di porti, il cantiere genovese San Giorgio e il gruppo Neri di Livorno, ormai differenziato in campi che vanno dall’ambiente ai salvataggi, dai depositi costieri al terminalismo. Il polo nazionale – e di valenza mediterranea – che ne nasce avrà un investimento pubblico complessivo di 240 milioni, vedrà la partenza operativa entro l’anno prossimo, occuperà dagli 80 ai 250 addetti e investirà “alcune decine di milioni”.
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