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TCO, Alberti al comando

Le prospettive di crescita nella trasformazione dei traffici e del trasferimento in Darsena Toscana

Roberto Alberti

LIVORNO – Cambio al vertice del TCO, il Terminal Calata Orlando, anche in vista delle problematiche per il suo trasferimento – da tempo ipotizzato ma ancora sul vago – dalla stessa calata Orlando alla radice della sponda est della Darsena Toscana. Ha lasciato per pensionamento Federico Barbera, che è passato ad occuparsi a tempo pieno della presidenza dell’interporto di Guasticce, ed ha assunto i pieni poteri Roberto Alberti, che è noto agente marittimo e tra i soci di maggior peso nello stesso TCO.
Non è un compito facile quello che Alberti si è assunto e ne è pienamente consapevole. “Siamo in un momento di grandi trasformazioni del porto – sottolinea – e di altrettante grandi trasformazioni del tessuto industriale italiano che come tradizione serviamo”.
[hidepost]Così anche i traffici dei rinfusi cambiano tipologia: conta sempre di più il “cippato”, che arriva specie dalla Garfagnana ed è indirizzato alle centrali elettriche (Sardegna in particolare) e contano le materie prime per le aziende dell’entroterra livornese, dalla Laviosa alla Saint Gobain, mentre i tradizionali materiali per l’area delle piastrelle hanno subito qualche ridimensionamento perché si fa sentire sulla produzione di Sassuolo la forte concorrenza della Cina e dell’est Europa. Tempi difficili, che comportano anche forte attenzione ai conti.
In questo quadro in forte trasformazione, il TCO deve affrontare anche il tante volte annunciato trasferimento dalla calata Orlando, che il piano regolatore del porto di recente approvato destina alle crociere. Ma è un trasferimento che non sembra facile, perché c’è un quadro generale che ancora contiene elementi di incertezza. “Siamo disponibili al trasferimento come da piano regolatore – sottolinea Alberti – ma quando l’area indicata sarà resa compatibile con le esigenze dei nostri traffici”. Alberti non aggiunge dettagli, ma è chiaro il riferimento ai fondali, che sono ancora troppo scarsi, e allo “scalino” in banchina che va assolutamente eliminato. Due interventi sui quali l’Autorità portuale si è impegnata, anche se non si sa in che tempi; mentre il trasferimento per liberare l’area della calata Orlando e conferirla alle crociere diventa sempre più urgente.

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Pubblicato il
22 Aprile 2015

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