Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

E ora Delrio riforma la quasi-riforma

ROMA – Dunque sembra che le cose stiano andando così: la riforma della riforma portuale è già stata riformata prima di nascere. Parola degli ambienti molto vicini al “cerchio magico” di Renzi & Delrio, dai quali filtrano giudizi, sul piano della logistica predisposto dall’ex ministro Lupi, che sembrano siluri.
[hidepost]Siamo, come troppo spesso capita, alle “voci”. Ma che arrivano da più fonti, per cui è presumibile che qualcosa ci sia di vero. Si parla di un decreto, tra giugno e settembre – più probabile quest’ultimo mese, visto gli impegni scottanti del governo su altri temi – che dividerebbe l’Italia dei porti in otto distretti logistici più un porto singolo. Sul sito FAQ di Trieste, che marca strette le problematiche portuali, si elencano in dettaglio: Alto Tirreno: Savona, Genova, La Spezia, Carrara. Medio Tirreno: Livorno, Piombino, Civitavecchia. Basso Tirreno: Napoli e Salerno. Calabria: Gioia Tauro (hub) da solo. Sicilia: Palermo, Catania, Augusta. Ionio e Puglia: Taranto e Bari. Medio Adriatico: Ancona e Ravenna. Alto Adriatico: Venezia e Trieste.
Ad ogni distretto corrisponderebbe un’area logistica, con tanto di collegamenti stradali e ferroviari, connessioni con i retroporti/interporti, adeguamenti alle reti europee TEN-T perché il sistema portuale Italia non galleggi per conto suo fuori dalle logiche della grande connettività del continente.
Punto ancora allo studio delle “teste d’uovo” – cui Delrio ha affidato la riforma della riforma della riforma – è la gestione dei singoli distretti. La proposta più gettonata ad oggi è quella di un presidente per distretto, nominato da Roma senza interferenze o “terne” locali, con un consiglio d’amministrazione in cui abbiano peso importante gli operatori privati che investono e con un direttore generale con ampi poteri di gestione; sarebbe in sostanza la tesi di chi, prima della commissione dei “15 saggi” di Lupi, voleva che i porti diventassero delle specie di Spa. Perde quota l’ipotesi di una Authority nazionale di accorpamento a Roma di tutto, mentre prende quella di potenziare all’interno del MIT di Delrio la direzione porti con compiti di supervisione.
Siamo, in sostanza, a una rivoluzione annunciata, che spazza via quanto (faticosamente) messo insieme dai famosi “15 saggi” con la supervisione di Maurizio Lupi e Debora Serracchiani. Ma che, come tutte le rivoluzioni annunciate, ha una strada lunga e difficile perché dovrà vedersela con le Regioni (tagliate fuori?) e con i vari poltronifici locali. Difficile prevedere come finirà. E del resto, da qui a settembre, come si dice in Toscana, nasce un gobbo e va ritto.
Antonio Fulvi

[/hidepost]

Pubblicato il
16 Maggio 2015

Potrebbe interessarti

Rigassificatori e logica

Prendiamola larga per un attimo: da Eraclito a Zenone, fino ad Aristotele, la logica è quella dottrina che chiarisce i meccanismi consequenziali. Se mi avete seguito nello sproloquio, converrete con me che il recente...

Leggi ancora

Quando il saggio saggia

Ci sono a volte, nel comportamento delle persone, scelte difficili da fare: ma una volta fatte, non è difficile spiegarle. È il caso, per la nostra realtà livornese, delle dimissioni del maritime consultant Angelo...

Leggi ancora

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio