Riforma, il governo accelera
Confermati i tempi dell’ultima settimana del mese – Le Autorità di sistema e i loro vertici
ROMA – Il governo conferma: i tempi della riforma della legge 84/94 saranno mantenuti. Ovvero: entro l’ultima settimana di questo mese si procederà all’affinamento dei testi definitivi sui quali hanno lavorato d’agosto sia gli uffici del ministero Delrio, sia i tecnici che nell’ambito delle a riforma Madia avevano tracciato le linee-guida per la nascita delle fusioni tra Autorità portuali verso le più allargate Autorità di Sistema.
[hidepost]Nei giorni scorsi vi sono state consultazione importanti, a livello di Assoporti, di Confitarma e di Confetra.
Sugli accorpamenti, poche novità rispetto a quanto già si sapeva. Confermata per il Tirreno l’abbinata Livorno-Piombino (e l’autonomia di Civitavecchia con i suoi “porti di Roma”) viene ormai dato per scontato il non accorpamento tra Ravenna ed Ancona, che mantengono la loro autonomia. Prevale anche il criterio di non accorpare porti di regioni diverse – nascerebbero conflitti in base all’art. 5 della Costituzione – ma per ora è solo un’intenzione. Confermata la volontà di fare dei presidenti delle nuove Autorità i registi dello sviluppo e della programmazione degli interventi, con compiti assai più manageriali degli attuali. E ovviamente il profilo dei nuovi presidenti è il linea con i compiti. L’emendamento Carbone, che non è passato nei decreti Madia, continua comunque ad essere un “faro” che andrà preso probabilmente come riferimento ideale (ne tracciamo una specie di profilo in questo stesso numero). Qualcuno ha voluto ricordare, a questo proposito, il criterio seguito dal governo per la nomina dei vertici dei musei nazionali, dove si sono “pescate” professionalità di rilievo non necessariamente nazionali e non necessariamente dai consueti canali della burocrazia interna. Il che farebbe ipotizzare che nella nomina dei nuovi presidenti delle Autorità di Sistema ci saranno parecchie innovazioni. E parecchie sorprese.
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