E’ la Liguria in testa nelle crociere per regione
Seguono nell’ordine Lazio, Veneto, Campania, Sicilia e Toscana
ROMA – L’anno che si avvia a concludersi è stato positivo per le crociere in quasi tutti i porti italiani. Lo sottolinea Risposte Turismo, la società di ricerca e consulenza nel settore che ieri nella sede di Assoporti ha presentato i consuntivi previsti in vista dell’«Italian Cruise Day» del 3 e 4 ottobre a Civitavecchia.
[hidepost]In campo nazionale, il consuntivo registra un incremento dei croceristi del 6,01% per un totale di 11,05 milioni di persone nei porti italiani. Le toccate-nave sono aumentate dell’1,99%: raffrontando questo incremento con quello dei croceristi si deduce che le navi sono state riempite meglio o comunque erano più capienti. Se è vero che buona parte dell’incremento nazionale di crociere è dovuto alla cancellazione di molti scali già concorrenti nel nord Africa e nel medio Oriente (per le note turbolenze) è anche vero che molti porti hanno attivato politiche di richiamo e di ristrutturazione dei servizi che stanno dando buoni risultati.
E’ il caso di Livorno. Secondo Risposte Turismo, lo scalo labronico chiuderà l’anno con un incremento del 13,8% del numero dei croceristi – doppio quindi di quello nazionale – per un totale di 613 mila unità. Anche le toccate-nave sono aumentate più della media nazionale (+11,4%) con una forte accelerazione specialmente nella seconda parte dell’anno, quando si è registrato un recupero significativo anche nei confronti dell’ex porto concorrente, La Spezia. Le toccate saranno a fine anno almeno 380, a confermare che l’impegno della Porto 2000 a garantire gli accosti con il congruo anticipo ha pagato e sta pagando. Hanno giocato a favore, oltre alla piena disponibilità dell’alto fondale, anche quella del molo Italia sui due lati e persino della banchina 75 di fronte al bacino di carenaggio.
Nella classifica nazionale dei porti, Livorno viene dopo la pattuglia di quelli milionari. Apre Civitavecchia (porto di Roma) con 2,3 milioni di croceristi, seguono nell’ordine Venezia (1,6 milioni) e Napoli (1,2 milioni). Da sottolineare che in percentuale l’aumento registrato da Livorno è superiore a quelli dei porti su citati, anche se siamo lontani come cifre assolute.
Sul piano dei confronti regionali, la Toscana è invece battuta nell’ordine dalla Liguria, Lazio, Veneto, Campania e Sicilia. Il sesto posto della Toscana è dovuto alla performance di Livorno, ma anche alla crescita a Portoferraio e anche alla new entry di Viareggio, dove di recente sono state “conquistate” alcune navi di alta gamma che avranno certo un seguito per la professionalità dell’agenzia locale e per le bellezze del luogo. Complessivamente la Toscana registra 745 mila croceristi (+13,6%) e 522 toccate-nave (+9,1%). Si può essere sorpresi dal fatto che la Liguria, certo interessante ma non storicamente attraente come le città d’arte toscane, sia molto più avanti. Ma come sempre, conta anche la quantità dei porti che operano nel comparto e in questo caso la Liguria vanta oltre Genova, che nella classifica dei porti non eccelle, anche Savona e La Spezia, che alle crociere hanno dedicato molto impegno. E i conti alla fine sono quelli che sono.
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