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Se ora “ballano” le divisioni corazzate delle grandi banche…

FIRENZE – Stai a vedere che ai fiorentini, storicamente poco interessati al mare (dopo le parentesi di Amerigo Vespucci e dei granduchi) l’economia legata ai porti e al “comparto costiero” ricomincia a interessare.
[hidepost]Che la banca CR di Firenze abbia tenuto un workshop in Camera di Commercio nei giorni scorsi proprio sul tema a qualcuno è sembrato assai più di un semplice “assist” – che certo c’è stato – all’impegno del governatore Enrico Rossi per il rilancio del sistema logistico della costa. Con le divisioni corazzate del gruppo Intesa San Paolo schierate a proporre alle imprese dei tre porti (Livorno, Piombino e Carrara) “non solo risorse economiche – testuali parole di Pierluigi Monceri direttore interregionale dell’istituto bancari – ma in particolare servizi, competenze e consulenze” c’è chi dice che le risorse per alcune delle più vicine gare sulle infrastrutture portuali non siano più così difficili come poteva sembrare.
Di che parliamo? Della Piattaforma Europa, naturalmente: ma anche della Porto 2000, se vogliamo rimanere nel tema più immediato. E perché no, anche della gara dei bacini di carenaggio, visto che il gruppo bancario in questione non è poi così distante da chi è considerato il primo e più interessato concorrente al comparto, il gruppo Azimut/Benetti. Potrà anche essere solo gossip finanziario, quello che stiamo raccogliendo dopo l’incontro in Camera di Commercio. Ma ad assistere al workshop c’erano personaggi – uno per tutti Piero Neri – che quando ci sono non parlano ma “pesano” per la sola presenza. C’erano solo per curiosità professionale? Salvo errori ed omissioni, crediamo di no.
Antonio Fulvi

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Pubblicato il
17 Ottobre 2015

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