Treni, corridoi e reti per il distretto portuale livornese
Tutte le iniziative in corso per i collegamenti con le reti Ten-T e per velocizzare i nodi locali anche con Piombino e con il Faldo – Ribadita l’urgenza del bando per la piattaforma Europa
L’ingegner Vanni Bonadio, presidente di Toscana Logistica (emanazione della Regione e dell’Unioncamere) ci ha sintetizzato in questo intervento il punto sulle connessioni ferroviarie e sugli interventi “immateriali” per il rilancio del distretto portuale e logistico della costa livornese.

Vanni Bonadio
Premetto che presidente Enrico Rossi mi ha incaricato di confermare il suo pensiero sul ruolo e l’importanza che assumono tutte le opere a terra e che riguardano le infrastrutture viarie e soprattutto ferroviarie che debbono collegare efficacemente la darsena Toscana di Livorno e la programmata Darsena Europa – che sarà parte della più complessiva Piattaforma Europa – da una parte, ed il porto di Piombino che si sta velocemente potenziando dall’altra, alle reti ed assi principali in modo da trasportare merci in arrivo nei mercati di sbocco e quelle in partenza dai distretti industriali, per rendere in definitiva più competitivo il sistema produttivo non solo della Toscana ma di tutto il Centro Italia.
[hidepost]L’integrazione ferroviaria dei poli portuali di Livorno e Piombino ed i loro collegamenti con gli Interporti di Prato e Guasticce rappresenterà la realizzazione di un progetto ambizioso ma necessario di “Toscana logistical site” aderendo alle indicazioni della Commissione Europea ed a quelle del Piano Nazionale strategico della portualità e della Logistica.
Potenziare l’infrastruttura dei collegamenti del porto di Livorno e rendere più efficiente il collegamento del porto di Piombino attraverso la realizzazione della bretella 392 sono gli obiettivi attuali. I lavori in corso di realizzazione (nuova stazione della Darsena con fascio arrivi/partenza formato da 3 binari da 750 mt. ed innesto diretto sulla Tirrenica) sono già un passo importante e consentiranno la composizione di treni blocco direttamente in banchina bypassando la stazione di Calambrone. Il collegamento, come noto, entrerà in funzione a giugno 2016. Si tratta di un passaggio strategico essenziale, per poter rendere coerente ed adeguato il sistema delle connessioni ferroviarie.
Da poco è stato siglato l’Accordo tra RFI-Regione Toscana-APL per la realizzazione (esecutivi e opere con RFI stazione appaltante) dello scavalco ferroviario della linea Tirrenica per realizzare il collegamento diretto tra porto di Livorno e Interporto Vespucci. Poche realtà portuali sia nazionali che internazionali dispongono di aree retroportuali così ampie.
Ci sono poi gli altri collegamenti con l’hinterland e con le Reti Ten-T (collegamento Interporto/Pisa-Vada e bypass della stazione di Pisa), presenti all’interno del progetto RACCORDO, di recente presentato. Accanto alle azioni di investimento infrastrutturale per la migliore realizzazione delle infrastrutture ferroviarie nel porto di Livorno, e lungo gli itinerari di principale interesse, saranno immediatamente promossi e realizzati quegli interventi immateriali ma altrettanto importanti (richiesti dalle categorie economiche portuali) che consentono di migliorare la qualità della gestione amministrativa delle merci, a partire dalla realizzazione dei corridoi ferroviari doganali e stradali.
Tale possibilità determina vantaggio competitivo in quanto consente di liberare rapidamente la merce ed i contenitori dalle banchine, per inoltrarle verso le destinazioni finali, migliorando il tasso di rotazione, ed aumentando per questa via la capacità effettiva delle banchine stesse, sia di quelle attuali sia di quella prevista Darsena Europa.
Intanto analoga attenzione dovrà essere destinata a breve termine al traffico auto, sia collegando in modo più efficiente il Porto di Livorno al grande centro di servizi del Faldo (migliorandone l’accessibilità ferroviaria per accogliere treni completi), e mettendo in connessione ferroviaria il Faldo sia con gli impianti di produzione dell’Est Europa sia con altri Interporti/piattaforme intermodali per la distribuzione nazionale mediante collegamenti ferroviari.
L’attenzione e l’azione saranno quindi rivolte ad ottenere: piena e completa funzionalità delle connessioni ferroviarie ed intermodali a standard europeo dal porto di Livorno verso le principali destinazioni; potenziamento dei collegamenti intermodali esistenti sia dalla attuale Darsena Toscana sia dalla programmata Darsena Europa, dai terminal auto e dai terminal Ro-Ro verso mercati alimentazione e di sbocco, in modo tale da determinare un vantaggio competitivo per il porto di Livorno; attivazione dei meccanismi di semplificazione amministrativa e doganale che consentano miglioramenti nella competitività delle operazioni portuali, in particolare con l’attivazione dei corridoi ferroviari doganali, a partire dalla relazione tra Livorno e Bologna. Verranno così assicurati quegli elementi di vantaggio competitivo che sono determinati dalla esistenza di un sistema infrastrutturale materiale ed immateriale efficiente e di una rete di collegamenti intermodali, tali da attrarre il capitale privato per la realizzazione del nuovo terminal contenitori, il pernio sul quale, con un effetto domino virtuoso, sarà possibile incardinare il nuovo porto di Livorno che avrà spazi per molte altre attività dai ro-ro alle navi da crociera alle merci varie all’impiantistica.
A tutti è inoltre noto che l’Autorità portuale ha previsto un finanziamento di 200 milioni, come altrettanto ha già fatto la Regione Toscana, mentre 50 milioni sono assicurati dallo Stato con la stipula dell’accordo di Programma per Livorno.
E’ urgente quindi verificare la disponibilità degli investitori del settore nazionali ed internazionali, magari con proficue alleanze che sarà il mercato a determinare.
Ciò sarà possibile attraverso il bando per la manifestazione di interesse annunciato a settembre che non è possibile più procrastinare. I risultati del bando daranno preziose indicazioni per la progettazione definitiva della nuova Darsena in modo da avere il progetto della Piattaforma Europa realisticamente presente sul mercato dei capitali e su quello degli operatori.
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