L’Elba porto “boutique”

Luciano Guerrieri
PORTOFERRAIO – L’Autorità portuale di Piombino e dell’Elba ha nuovi progetti in arrivo per l’attività crocieristica del porto di Portoferraio. Dopo i numeri record di presenze sull’isola registrati durante la stagione 2015 (più di 37 mila passeggeri) è in arrivo un’ulteriore iniziativa: l’hanno battezzata “boutique ports” ed è un progetto di comarketing che vede coinvolti il porto di Portoferraio insieme a Porto Torres, Palamos e Mahon in Spagna e ai porti francesi di Sete e Nizza.
«L’obiettivo di questa nuova iniziativa – sottolinea il commissario dell’Authority Luciano Guerrieri – è proporre un itinerario crocieristico in cui i passeggeri hanno opportunità di visitare sei località mediterranee, vivendo un’esperienza di viaggio rilassante, a misura d’uomo, lontano dalle vacanze di massa delle grandi navi e dei grandi porti, immersi in paesi e zone famose per la loro cultura, storia e natura».
[hidepost]Un lavoro che si va ad aggiungere a quello che già impegna gli operatori nell’attività crocieristica e che nel 2015 ha consentito di registrare numeri eccellenti sull’isola in una inarrestabile escalation degli ultimi anni. Se nel 2014 sono attraccate al porto del capoluogo elbano 100 navi con circa 31 mila passeggeri (il doppio della stagione 2013), nel 2015 le navi da crociera che hanno deciso di fare scalo all’Elba sono state 110 da marzo a novembre, ed hanno sbarcato 37.486 crocieristi con un aumento del 37% rispetto all’anno precedente. Un terminal crociere di tutto rispetto quello elbano, per cui sono molto incoraggianti le previsioni anche per la stagione 2016 che inizierà tra poche settimane.
Ad ora infatti è previsto l’arrivo di quasi 120 navi, molte delle quali di grandi dimensioni. «Se questo fosse confermato – dicono ancora dall’Autoritè portuale – si arriverebbe a superare nuovamente il record, sfiorando i 40 mila passeggeri».
Questa tendenza all’incremento degli scali e dei crocieristi conferma la direzione intrapresa dall’Autorità portuale di Piombino e dell’Elba e dal Comune di Portoferraio di realizzare un miglioramento infrastrutturale con l’allungamento dell’alto fondale del porto portoferraiese. «Questo – conclude Guerrieri – consentirebbe l’accosto di navi di più grandi capacità che non possono attraccare e che rifiutano, come alternativa, l’ancoraggio in rada».
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