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Appalti a Venezia no ai maxi-ribassi

Viene favorita la chiarezza delle norme e la volontà di accelerare i tempi dei lavori

Nella foto: (da sinistra) Ugo Cavallin e Paolo Costa.

VENEZIA – L’Autorità Portuale di Venezia e Ance Venezia hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per la disciplina delle future gare di appalto per la realizzazione di opere pubbliche. L’accordo, le cui previsioni sono perfettamente conformi al nuovo Codice degli Appalti, si pone l’obiettivo di rafforzare il libero e regolare accesso al mercato dei lavori in ambito portuale, contrastando le offerte anomale, favorendo certezza e rapidità di esecuzione, un maggiore coinvolgimento delle Pmi e la tutela dei diritti economici delle imprese subappaltatrici.
[hidepost]Per prevenire la possibilità che gli appalti vengano affidati a imprese che abbiano presentato offerte insostenibili, l’Autorità Portuale utilizzerà, in fase di progettazione, esclusivamente i prezziari ufficiali aggiornati (Comune di Venezia, Regione Veneto, Veneto Strade, RFI), con adattamenti solo in relazione alle attività tipiche, come le banchine, studiati da un gruppo di lavoro apposito formato pariteticamente da rappresentanti dell’Autorità e di Ance Venezia. L’adozione esclusiva dei prezzari regionali nella progettazione rappresenta una attesa novità. L’Ance chiede da tempo l’estensione dei prezzari a tutte le gare di appalto di interesse regionale proprio per avere un chiaro punto di riferimento dei costi ed evitare offerte che si discostano da un livello di effettiva praticabilità.
L’intesa prevede inoltre novità a tutela delle piccole imprese subappaltatrici, che potranno essere pagate direttamente dalla stazione appaltante, senza doversi rivolgere all’impresa contractor vincitrice della gara.
Per favorire un maggior coinvolgimento delle Pmi, coerentemente con le più recenti disposizioni normative nazionali ed europee, l’accordo prevede la suddivisione delle gare in stralci e lotti funzionali. Le parti contraenti si riserveranno nei prossimi mesi di verificare congiuntamente l’efficacia del protocollo appena sottoscritto.
«Il mercato dei lavori pubblici – commenta Ugo Cavallin, presidente di Ance Venezia – è stretto nella morsa della crisi economica e di una riforma di legge che le stazioni appaltanti stanno recependo con difficoltà e lentezza. Tutto questo determina un preoccupante rallentamento delle gare. L’accordo raggiunto con l’Autorità portuale rappresenta un modello da estendere presto ad altre realtà provinciali e regionali. Mi auguro anche che la progettualità che l’Autorità Portuale di Venezia ha messo in campo sia sulla piattaforma d’altura che sul terminal Montesyndial a Marghera sia al più presto avviata con il benestare del Governo liberando così risorse economiche capaci di valorizzare il territorio veneziano».
«Siamo il porto delle buone pratiche, con questo accordo vogliamo tutelare non solo tutte le imprese che sanno garantire una efficiente e puntuale esecuzione dei lavori ma in particolare le PMI nelle quali sappiamo possono trovarsi grandi risorse e professionalità da valorizzare. Il porto è, e vuole continuare ad essere, un luogo capace di dare grande sviluppo all’economia e alle aziende del territorio in primis garantendo parità di accesso agli appalti e certezza nei pagamenti», ha dichiarato Paolo Costa presidente dell’Autorità Portuale di Venezia.

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Pubblicato il
8 Giugno 2016

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