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I commenti dei VIP

“Quello che PIM realizzerà a sarà l’unico polo portuale del Mediterraneo per demolizioni, manutenzioni e refitting navali conforme alle normative europee. Quella di oggi è una firma storica per la Val di Cornia e la Toscana perchè, grazie ad un massiccio intervento finanziario della Regione sul porto per oltre 110 milioni di euro, siamo stati in grado di dare un futuro a quest’area e una accelerazione alla portualità toscana, per un’opera di stabilità produttiva e occupazionale che si completerà a fine anno con l’arrivo di General Electric e della sua piattaforma di assemblaggio e logistica industriale.
[hidepost]E’ la mano pubblica che ha creato una infrastruttura di livello europeo, con fondali di 20 metri e attrattiva per gli imprenditori privati e quindi in grado di generare nuova occupazione”. E’ questo il commento del presidente della Regione, Enrico Rossi, a margine della firma per la concessione alla piombino industrie marittime delle aree del nuovo porto destinate ad ospitare attività di demolizioni, refitting e costruzioni navali.

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“Il Gruppo Neri impegna in questa iniziativa le esperienze maturate nei più diversi settori dell’economia marittimo-portuale e logistica che vanno dai più svariati servizi marittimi al terminalismo portuale per prodotti liquidi e solidi. Il punto di partenza dell’attività di PIM – la demolizione navale eco-compatibile – rappresenta una sfida nuova che l’Europa ha deciso di accettare ed alla quale noi con SGdP abbiamo deciso di partecipare. L’infrastruttura che ci sarà affidata nei prossimi giorni ha caratteristiche di flessibilità e dimensionali che stimolano il nostro Gruppo a ricercare ogni ulteriore opportunità offerta da un mondo, come quello dell’economia del mare, nel quale l’innovazione è fattore di successo”, ha dichiarato Piero Neri, presidente di Piombino Industrie Marittime.

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“Con il polo di Piombino, l’Italia ha l’opportunità di svolgere un ruolo guida a livello europeo nelle demolizioni navali, un settore ad alto potenziale di crescita. L’eccellenza nella cantieristica, la vocazione all’economia marittima, il know-how tecnico in nostro possesso rappresentano presupposti strategici per lo ship recycling. Partendo dall’accordo per lo smantellamento delle navi militari della Marina e poi aprendoci alle richieste del mercato, a Piombino siamo pronti per mettere queste competenze all’opera”, ha dichiarato Ferdinando Garrè, amministratore delegato di Piombino Industrie Marittime.

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“Con questa assegnazione – è il commento di Luciano Guerrieri, commissario straordinario dell’Autorità portuale di Piombino – siamo giunti ad una fase importante dell’attività dell’autorità portuale, che è stata in grado di dare nuova vita, ed in tempi molto brevi, ad una infrastruttura di grande pregio, selezionando un operatore di qualità come Pim. Queste scelte proiettano il porto di Piombino in un nuovo mercato, in grado di dare risposte occupazionali concrete nell’ambito di una filiera dalle notevoli potenzialità di sviluppo, in grado di dare risposte logistiche, portuali e ambientali per uno sviluppo sostenibile del settore”.
“La società – ha affermato il sindaco di Piombino, Massimo Giuliani – costituita la scorsa primavera dalla Fratelli Neri di Livorno e la San Giorgio del Porto di Genova per lo smantellamento e il refitting delle grandi navi a Piombino rappresenta un tassello molto significativo per la diversificazione economica del nostro territorio con prospettive occupazionali, una volta a regime, per circa 200 lavoratori. Si tratta della concretizzazione di un’attività importante, prevista dall’Accordo di Programma per la reindustrializzazione del territorio di Piombino, resa sicura dalle nuove normative europee per il riciclaggio sicuro ed ecocompatibile. Piombino dunque potrà partire con questa nuova sfida, dando un segnale chiaro di concretezza e di vitalità.”

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“Questa firma è un sigillo su un percorso che ha scelto il porto di Piombino come pilastro di una nuova economia”.
Commenta così Gianni Anselmi, il consigliere regionale Pd Gianni Anselmi l’atto che prevede la concessione per la realizzazione del polo di Piombino.
“In particolare – continua Anselmi – la scelta che facemmo con Rossi nel 2012-13, ribadita e qualificata nell’accordo di programma del 2014 che firmammo con Matteo Renzi di dotare le nuove banchine di fondali a meno 20 metri per aumentare la competitività dello scalo ha consentito di attrarre investitori in un settore del tutto nuovo per il tessuto produttivo locale, quello appunto della cantieristica navale. Inoltre l’investimento che Pim si appresta a fare può rappresentare un impulso vigoroso sul terreno dell’economia circolare puntando sul riuso della materia, coerente, con riferimento al rottame ferroso, con la siderurgia elettrica del progetto Aferpi”.

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“L’evento odierno – ha constatato il presidente di Confindustria Livorno e Massa Carrara Alberto Ricci – segna un altro significativo traguardo del progetto di consolidamento dello scenario industriale sulla costa Toscana. Non molti mesi orsono, si sarebbe potuto prevedere che il problema delle Acciaierie si avviasse a soluzione, che il Porto di Piombino fosse trasformato in uno dei porti più “attrezzati” e competitivi del Tirreno, che nascesse proprio a Piombino il “Polo delle Demolizioni e Refitting” del naviglio in dismissione.
“E’ un risultato che concretizza i riflessi costruttivi di aver potuto e saputo ottenere un Accordo di Programma, grazie alla tenacia del Presidente Rossi con il concorso del Governo e di tutti gli Enti ed Autorità interessate.
“Per la Confindustria Territoriale – che oggi rappresenta unitariamente sia la provincia di Livorno sia quella di Massa Carrara – è una doppia soddisfazione nel vedere realizzato un progetto articolato di consolidamento del manifatturiero labour intensive, di cui fa parte integrante una delle sue più storiche Aziende qual è il Gruppo Neri, che dai primissimi interventi di messa in sicurezza della Concordia all’iniziativa che oggi viene ufficializzata, conferma di essere tra più solidi punti di riferimento dell’industria terrestre e navale.
“Le aspettative più che legittime – ha concluso Ricci – di vedere una ripresa dell’occupazione in uno dei territori più colpiti dalla crisi degli scorsi anni, iniziano finalmente a intravedere più di una prospettiva per il nascere di iniziative che hanno il valore aggiunto di essere organiche e funzionali all’assetto economico e produttivo di tutta la Toscana Costiera”.

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Pubblicato il
14 Settembre 2016

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