Ed a Piombino Neri e S. Giorgio bruciano i tempi
PIOMBINO – Se a Livorno ci sono più temi sospesi che non risolti – si veda qui a fianco bacini, “marina” del Mediceo e si ricordi la storia infinita delle porte vinciane – a Piombino, che fa parte della stessa Autorità di sistema Portuale (AdsP) zitta zitta sta nascendo una delle aree più significative del nuovo corso, quella assegnata alla società tra il gruppo Neri e il Cantiere San Giorgio. E si lavora in velocità.
[hidepost]La parte burocratica, delle concessioni demaniali e delle autorizzazioni è stata conclusa e attualmente la società sta cominciando il lavoro sul terreno per avviare il cantiere. L’area è importante, 110 mila metri quadrati, compresa una lunga banchina che in una sua parte ha fondali fino a 20 metri. La designazione è principalmente quella delle demolizioni delle navi obsolete, sulla base delle direttive europee: e c’è già un accordo con la Marina Militare italiana per demolire un primo nucleo di vecchie unità ormai non più utilizzabili. Ma il San Giorgio ha anche una specializzazione nella costruzione di navi da crociera di medie dimensioni e di importanti refitting, il che lascia presumere che l’area di Piombino potrà diventare un cantiere non solo per demolire ma anche per costruire.
Sui tempi, bocche cucite, com’è abitudine nel gruppo Neri. Ma da fonti vicine all’Authority di Luciano Guerrieri – attuale commissario in automatica prorogatio – si parla di avvio delle lavorazioni alla fine della prossima primavera. Gli imprenditori veri non perdono tempo.
Antonio Fulvi
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