Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

Spil Odissey: “dei delitti e delle pene”?

LIVORNO – Non si tratterà (speriamo) di delitti, presenti e specialmente passati. Ma di sicuro il richiamo all’immortale testo del Beccaria vale per le pene, che sono tante e in crescendo. Perché la vicenda della Spil (Società porto industriale Livorno) è di quelle che interessano non solo il porto ma l’intera comunità, con un debito ancora crescente (37 milioni e 848 mila euro secondo la prima semestrale del 2016) e con una serie di cause in corso (una delle quali già in Cassazione) che potrebbero raddoppiare o quasi il rosso.[hidepost]
Sulla Spil sono in corso grandi manovre. Intanto se ne parlerà mercoledì prossimo 1º febbraio nella 2ª Commissione del Comune, per richiesta del gruppo Pd. Ma più che la ricerca delle responsabilità, al porto interessa oggi la disponibilità e l’eventuale messa in vendita delle aree di Spil, tra cui anche Paduletta. Una vendita che potrebbe sanare quasi totalmente la voragine di Spil ed aprire al terminalismo un importante polmone, da dedicare prima di tutto ai traffici ro/ro che sono costantemente sacrificati dalla mancanza di aree e di approdi, ma anche ad altri fondamentali assetts del porto. Che per sua (e nostra) fortuna ha ancora imprenditori in grado di intervenire finanziariamente, purché siano date loro le possibilità di farlo. E nei tempi compatibili all’economia, che sono notoriamente molto più veloci di quelli della politica.
Antonio Fulvi [/hidepost]

Pubblicato il
28 Gennaio 2017
Ultima modifica
20 Febbraio 2017 - ora: 18:14

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio