Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Gli spagnoli in porto: una settimana di formazione

Massimo Provinciali

LIVORNO – A due anni dalla sua nascita, l’iniziativa targata APL ha permesso a 30 lavoratori portuali livornesi e piombinesi di conoscere la realtà operativa di Valencia, Rotterdam e Cork. Per una settimana intera, a partire lunedì scorso i porti di Livorno e Piombino parlano spagnolo. Sono arrivati infatti da Valencia e Sagunto otto lavoratori portuali per conoscere la realtà operativa dei due scali della Toscana. Si tratta di una piccola esperienza di tipo Erasmus che è stata resa possibile grazie al progetto Vet-Port, di cui è capofila l’Autorità di Sistema Portuale dell’Alto Tirreno e a cui hanno aderito oltre all’Italia altri tre paesi: Spagna, Olanda e Irlanda. Il progetto di formazione è stato finanziato dall’Agenzia Nazionale Isfol (Istituto di Sviluppo della Formazione professionale dei lavoratori) ed è stato strutturato assieme al PLIS di Livorno (Provincia di Livorno Sviluppo); al Consorzio di Formazione Logistica Intermodale di Venezia; allo Stitching Group of Rotterdam; alla Fondazione Valencia Port e al Cork Institute of Technlogy.[hidepost]

A partire dallo scorso novembre sono partiti alla volta di Rotterdam, Valencia e Cork (Irlanda) ben 30 lavoratori portuali livornesi e piombinesi, 50 se contiamo anche quelli provenienti da Venezia, altro porto aderente al progetto. Una volta terminato questo primo scambio di esperienze, verrà stilato assieme agli altri partner un policy paper da portare all’attenzione della Commissione Europea per la validazione degli standard minimi di competenze da mutuare dai porti europei.

“Vet-Port – ha detto il segretario generale dell’APL, Massimo Provinciali – è nata due anni fa con l’obiettivo di permettere ai nostri lavoratori portuali e a quelli dei paesi aderenti di acquisire un bagaglio di competenze standard riconoscibili a livello europeo. La partecipazione al progetto dei colleghi di Piombino, di imprese piombinesi, nonché di TDT, Cilp, LTM, Sintermar e Lorenzini, che ringrazio ha aggiunto polemicamente Provinciali, riferendosi alla recente intervista del sindaco Nogarin a La Nazione – è il segnale concreto che la comunità portuale allargata è già un dato di fatto, anche se qualcuno si ostina a non accorgersene”.

[/hidepost]

Pubblicato il
8 Marzo 2017

Potrebbe interessarti

Quando il saggio saggia

Ci sono a volte, nel comportamento delle persone, scelte difficili da fare: ma una volta fatte, non è difficile spiegarle. È il caso, per la nostra realtà livornese, delle dimissioni del maritime consultant Angelo...

Leggi ancora

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio