Napoli si candida in Conferenza come capitale del Gnl sul mare
NAPOLI – L’interesse per il carburante alternativo Gnl cresce in tutto il mondo, all’insegna non solo della mobilità sostenibile e dei vantaggi ambientali, ma anche in relazione alle forti oscillazioni del prezzo del greggio e alle tensioni esistenti nei principali paesi Opec. Così la “due giorni” che si apre oggi a Napoli alla Mostra d’Oltremare si presenta come un appuntamento importante, con la “summa” delle conoscenze e delle proposte per il settore non solo navale ma anche terrestre. Basta scorrere il ricco programma dei lavori e delle conferenze per capire che il mondo del Gnl è ormai maturo per ricavarsi spazi non certo di nicchia nella mobilità anche in Italia.
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Quarta edizione di Conferenza Gnl, la rassegna di oggi e domani è stata “benedetta” dal presidente dell’Autorità di sistema portuale del Tirreno centrale Pietro Spirito con l’annuncio che il porto di Napoli, designato dal governo tra gli otto scali che dovranno creare stazioni di rifornimento navale di Gnl, intende farlo al più presto con una visione “multimodale”, per servire cioè di carburante sia le navi che le flotte terrestri dei tir.
A sua volta Diego Gavagnin, coordinatore del Comitato scientifico di Conferenza Gnl, ha ricordato che oggi a fronte delle grandi prospettive di utilizzo del Gnl, esistono nel centro-sud solo due distributori, uno a Pontedera e uno a Macerata. Napoli con la sua Darsena Petroli è candidata ideale, visto che Spirito ha già annunciato per l’anno prossimo la gara da 40 milioni di euro per l’hub di stoccaggio e rifornimento.
L’Italia, in sostanza, sta mettendosi in moto, con il consueto ritardo rispetto al Nord Europa, per potenziare una rete costiera che oggi vede presenze importanti ma ancora insufficienti a Livorno (Olt Toscana Offshore), golfo di La Spezia, Oristano (in corso d’opera) e un paio di punti in Adriatico. Il che lascia sorpresi, visto che sul piano delle tecnologie l’Italia vanta imprese e aziende che hanno da tempo messo a punto sia le motorizzazioni specifiche per il Gnl (Iveco in testa) sia il trattamento dei gas liquefatti, sia gli speciali serbatoi criogenici con tutto il corredo di valvole, condutture ed erogatori. Una realtà, questa delle imprese, che avrà la sua visibilità negli spazi della “Due giorni” dedicati agli stand e alle proposte tecniche. Proposte che sono presentate da HVM, Edison, Liquigas, BRN Bernardini, DNV-Gl, Olt Offshore, Polargas, Boldrin Group, Cotraco, 4Core-Gainn, Fores Engineering, Liquimet, MES, Safe, ANAM, Strategie, Tecnogas e Wartsila.
In sostanza, dalla Conferenza di Napoli ci si attende non solo la chiara esposizione dei bisogni e delle opportunità per l’Italia nel campo del Gnl, ma anche un supporto non solo formale da parte del governo per le importanti ricadute economiche e ambientali che la diffusione del gnl comporta. Una diffusione che deve essere adeguatamente sostenuta – è il leitmotiv della Conferenza – da una rete di distribuzione adeguata sia per le navi che per i mezzi pesanti stradali.
A.F.
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