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Porti da crociere e impianti GNL le compagnie lamentano ritardi

 

GENOVA – Avanti piano, e va bene: ma fino a un certo punto. Perché se i tempi si allungano per realizzare i grandi terminal delle crociere – prendiamo come esempio Livorno, ma anche La Spezia, per non parlare di Venezia – l’associazione internazionale delle crociere CLIA mette il dito nella piaga e bacchetta l’Italia per i ritardi nelle infrastrutture dedicate. Da Roberto Martinoli (CLIA Italia) a Neil Palomba (Costa-Carnival) a Leonardo Massa (MSC crociere) è stato tutto un sottolineare (su Il Sole-24 Ore in un’apposito servizio) le carenze in fatto di servizi al comparto cruiser. Due i punti sui quali sono state espresse preoccupazioni: l’assoluto ritardo di stazioni portuali di stoccaggio e rifornimento di GNL per le navi e la carenza di grandi bacini di carenaggio adatti alle sempre maggiori dimensioni dei “palazzi” naviganti.

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Sul GNL i giudizi di tutte le compagnie convergono: solo Barcellona, nel Mediterraneo occidentale, è già in grado di rifornire le navi da crociera. In Italia c’è il terminale offshore OLT di Livorno che è sempre in attesa delle autorizzazioni a rifornire le bettoline che potrebbero servire le navi nel porto labronico, ma tutta la pianificazione della nuova area passeggeri (si veda il layout in testa a questo stesso articolo) non sembra prevedere una stazione di GNL vera e propria. Genova non è da meno e se i progetti sono tanti, in continua crescita, le stazioni già avviate si contano sulle dita di una mano. Più avanti di tutti – secondo le indicazioni dei manager delle compagnie – è il centro GNL di Oristano, che però potrà solo servire ad eventuali bettoline, perché non ci sono in quel sito interessi (e attrezzature) per le grandi navi.

Se non si provvederà in tempi più che veloci – è la conclusione delle grandi compagnie cruiser – l’Italia rischia di perdere una grande occasione, quella di un business che si prevede in continua crescita. E’ stato ricordato che il business della “blue economy” per l’Italia vale 43 milioni di euro l’anno (3,5% del Pil) e 835 mila posti di lavoro, con la crocieristica in pole position. Nel 2018, cioè l’anno che sta arrivando, in Italia avremo 10,8 milioni di passeggeri (+6,4%). Ma le prime navi a GNL cominceranno già ad affacciarsi sui nostri porti: con “Costa Smeralda” prevista in servizio tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019. Le altre compagnie arriveranno a ridosso: e se le strutture di rifornimento non saranno pronte, gli itinerari italiani saranno falcidiati.

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Pubblicato il
28 Ottobre 2017
Ultima modifica
3 Novembre 2017 - ora: 17:21

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