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Carene navali eco-efficienti grazie all’antivegetativa Bio-on

BOLOGNA – Bio-on, l’azienda italiana di biotecnologie leader nel settore della bioplastica e quotata nel segmento AIM della Borsa Italiana, ha organizzato lo scorso dicembre l’evento conclusivo del progetto europeo Synergistic Fouling Control Technologies – SEAFRONT.

A Bologna, per due giorni, 50 rappresentanti di cinque multinazionali, sette PMI e sette istituti di ricerca provenienti da otto Stati membri dell’UE hanno presentato e discusso i risultati raggiunti nei quattro anni di attività svolte nello sviluppo di rivestimenti ecocompatibili che impediscono l’accumulo indesiderato di organismi marini su imbarcazioni, navi, centrali e altre installazioni acquatiche.

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Il budget del progetto SEAFRONT ammonta a 11,2 milioni di euro, finanziato con 8 milioni di euro di contributo della Commissione Europea nell’ambito del Settimo Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo (7°PQ), call Ocean of Tomorrow, nell’ambito dell’accordo di sovvenzione N° 614034.

Combinando più approcci e tecnologie antivegetative il progetto ha raggiunto i seguenti obiettivi: soluzioni di rivestimento economicamente vantaggiose con impatto ambientale ridotto come determinato dal ciclo di vita del prodotto e dalla valutazione dell’eco-efficienza; miglioramento della dissuasione del biofouling e/o rilascio del biofouling; riduzione della resistenza idrodinamica con conseguente miglioramento del 5% dell’efficienza operativa.

In parallelo sono stati sviluppati una forte comprensione della meccanicistica e nuovi metodi di test predittivi delle prestazioni per fornire feedback e informare l’evoluzione della tecnologia e selezionare così i rivestimenti promettenti per le prove sul campo.

I rivestimenti di controllo degli incrostanti sviluppati nell’ambito del progetto coordinato dall’Istituto Olandese dei Polimeri (Dutch Polymer Institute – DPI) non rilascia sostanze chimiche o altre sostanze nocive non biodegradabili nell’ambiente marino. Inoltre, i rivestimenti ridurranno la resistenza idrodinamica di navi e imbarcazioni, diminuendo il consumo di carburante e quindi riducendo sostanzialmente le emissioni di CO2. Infine, i nuovi rivestimenti porteranno a notevoli risparmi sui costi operativi migliorando l’efficienza degli impianti di energia che sfruttano le correnti e riducendo la frequenza di manutenzione e pulizia nelle infrastrutture off-shore e anche nella struttura di acquacoltura.

Durante l’implementazione del progetto, Bio-on, attraverso una fermentazione naturale di sottoprodotti agricoli, ha prodotto e fornito con successo ai suoi partner diversi gradi di bioplastica PHA (poliidrossialcanoati) per sviluppare rivestimenti più sostenibili. Tutti i biopolimeri PHA sviluppati da Bio-on sono realizzati da fonti vegetali rinnovabili senza competizione con le filiere alimentari. Garantiscono le stesse proprietà termomeccaniche dei polimeri convenzionali con il vantaggio di essere al 100% eco-sostenibili e naturalmente biodegradabili.

Grazie agli eccellenti e promettenti risultati ottenuti durante l’implementazione del progetto SEAFRONT, Bio-on e AkzoNobel hanno deciso di continuare le loro attività di collaborazione per dimostrare ulteriormente i sistemi già sviluppati e iniziare il lavoro su nuove formulazioni, come annunciato lo scorso 4 dicembre. Via dante 7/b 40016 San Giorgio di piano Bologna ITA ph.:+39(0)51893001 web: www.bio-on.it

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Pubblicato il
13 Gennaio 2018

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