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Su connettere l’Italia Focus a Civitavecchia

CIVITAVECCHIA – Con Connettere l’Italia, il nuovo piano strategico per la mobilità del Paese, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha promosso lo sviluppo di un sistema logistico e dei trasporti sostenibile, fondato sulla integrazione modale e sull’intermodalità, sulla valorizzazione del patrimonio infrastrutturale esistente e sulla realizzazione di nuove infrastrutture che siano innanzitutto “utili e condivise”. Tale sistema logistico è volto a migliorare l’accessibilità di tutto il territorio, sia in ambito nazionale, sia connettendosi efficientemente con l’Europa ed il Mediterraneo. In questa visione assumono dunque una grande rilevanza sia il sistema portuale nazionale, sia il sistema ferroviario che lo connette ai principali poli produttivi e di consumo nazionali e – tramite i corridoi transalpini – europei.

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Da tale visione integrata nasce l’imponente piano da 123 miliardi di euro con cui Connettere l’Italia delinea un disegno armonico basato da un lato su grandi opere epocali quali i grandi tunnel di base alpini, dall’altro su un intervento diffuso di upgrade della rete ferroviaria per raggiungere gli standard prestazionali europei e rendere l’alternativa ferroviaria più competitiva ed efficiente e, infine, sulla riforma portuale e la sua integrazione nel sistema logistico nazionale. L’implementazione di questo disegno sarà in grado di cambiare radicalmente accessibilità e grado di connessione del sistema logistico, produttivo, economico e sociale del paese e, di conseguenza, avrà un grande impatto sulla entità e la geografia dei flussi.

Le Autostrade del Mare, intese come sistema di infrastrutture e servizi marittimi, portuali e di inoltro terrestre di elevata frequenza e qualità, rappresentano l’elemento più efficiente di connessione con il Bacino del Mediterraneo, non solo a servizio dell’Italia, ma di tutta l’Europa.

Già oggi, infatti, l’Italia con oltre 200 milioni di tonnellate trasportate – di cui 101 nel solo segmento Ro-Ro – è di gran lunga il primo mercato europeo per lo Short Sea Shipping (SSS) nel bacino del Mediterraneo, ed anche estendendo l’osservazione a tutti i bacini di traffico, è leader per trasporto in SSS di container, mentre per il trasporto Ro-Ro è seconda solo alla UK. Il settore delle Autostrade del Mare in Italia, inoltre, sta trainando la crescita dei traffici portuali, risultando quello con i maggiori tassi di crescita degli ultimi anni, tanto da aver già superato i target fissati per il 2020 nel Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica. In questo segmento di traffico l’Italia riveste già il ruolo di molo nel Mediterraneo, con una notevole proiezione internazionale delle catchment area dei porti, grazie anche all’integrazione co-modale con la ferrovia. Il trend sembra destinato a non esaurirsi a breve, anche in virtù delle misure di sostegno recentemente implementate, il Marebonus, e delle crescenti, ulteriori, opportunità di integrazione con il sistema ferroviario che si realizzano man mano che gli interventi di upgrade della rete ferroviaria nazionale e di ultimo miglio ferroviario nei porti si realizzano.

La giornata di confronto è dedicata a presentare e discutere la strategia ed il piano di interventi complessivamente messi in campo dal Ministero, con un focus specifico sulle Autostrade del Mare e sugli interventi rivolti da un lato a sostenerne il ruolo già centrale per le connessioni e l’accessibilità al bacino Mediterraneo e, dall’altro, ad ampliarne ulteriormente la portata ed il livello di integrazione modale, in qualità di naturale punto di incontro e sintesi tra la “cura del ferro” e la “cura dell’acqua”.

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Pubblicato il
13 Gennaio 2018
Ultima modifica
19 Gennaio 2018 - ora: 10:02

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