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Riscoprire in chiave sostenibile

LIVORNO – Possiamo finalmente esserne sicuri: non è una delle tante mode, sta diventando una coscienza generalizzata. Sarà che ormai tocchiamo con mano i disastri fatti all’ambiente; sarà che lo spirito da Bastian Contrari aleggia sempre in tutti e la “trumpite” ci spinge a stringerci in difesa di un mondo più pulito anche solo per dargli contro; sarà infine che abbiamo capito come il regalo più bello da lasciare ai nostri figli e nipoti sia tutto verde. Fatto sta che dove tecnicamente è diventato possibile, tutti spingiamo per inquinare di meno. L’automobile è il primo e più evidente simbolo: oggi siamo all’hybrid, domani mattina saremo già all’elettrico (almeno così dicono gli ottimisti).

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Abbiamo presentato su queste colonne i primi Tir alimentato a metano o a Gpl, si parla di navi che stanno cominciando a imbarcare motori a gas, nelle nostre case sono arrivate le caldaie a condensazione e gli inverter elettrici che non inquinano. E alla via così: per uno come me che ricorda ancora i suoi viaggi in una Londra degli anni ‘60 nera di fuliggine secolare e con le ciminiere sul porto che eruttavano nuvole di carbone, il mondo d’oggi è già un’Arcadia. Ma si può e si deve fare di più. Da qui, chapeau a Logisticamente Verde, ai suoi programmi e specialmente al coraggio di mettere insieme un appuntamento dove non conteranno solo le parole, ma più di tutto i fatti. È fondamentale e urgente riscoprire la logistica e tutto il mondo che le gravita intorno in chiave sostenibile. Benvenuti.

Antonio Fulvi

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Pubblicato il
3 Febbraio 2018

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