LIVORNO – Le preoccupazioni circolavano da tempo, ma adesso sono diventate certezze: sull’area marina protetta delle secche della Meloria è stato diramato un “disciplinare sulle attività consentite” che è stato preso come un calcio nei denti dalle migliaia di utenti della piccola nautica di Livorno, Pisa e più in generale di tutta la Toscana. Perché l’Ente Parco Regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, cui improvvisamente anni fa è stata attribuita la gestione delle Secche, ha annunciato una serie di balzelli che obbligheranno i fruitori della gita estiva sulle secche a schedarsi con le proprie barche, a pagare una serie di ticket limitativi delle attività, persino ad avere l’autorizzazione per le visite guidate subacquee; e quel che è peggio, il tutto senza alcun servizio, avendo anche abolito quelli offerti nel passato dalla associazione ambientalista Marevivo che aveva piazzato gavitelli gratuiti per salvaguardare la posidonia e ritirava settimanalmente i rifiuti dagli appositi contenitori sotto la torre.
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