Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Consegnato da Benetti il primo “Delfino 95’”

Una prima immagine del nuovo Delfino 95’.

VIAREGGIO – Il Delfino 95’ “Christella II”, primo esemplare della linea di prodotto dislocante Class, è stato consegnato al suo armatore. Ad un exterior design di linee continue e ampie finestrature corrispondono interni di grande abitabilità.

Durante una cerimonia avvenuta a Viareggio l’armatore, proveniente dalla Repubblica Ceca, ha ricevuto Christella II, Delfino 95’, yacht dai grandi volumi interni e linee esterne firmate da Giorgio M. Cassetta.

[hidepost]

Christos Ramnialis, direttore generale dei cantieri Benetti, molto soddisfatto di questa nuova consegna, ha detto: «Il Delfino 95’ rappresenta l’evoluzione di una serie di grande successo per Benetti. Si tratta di un prodotto che ha mantenuto le caratteristiche vincenti dei modelli precedenti, a cui si sono affiancate innovazioni progettuali e di design».

Se la prima caratteristica del Delfino 95’ è senza dubbio l’abitabilità, altre peculiarità progettuali sono state la trasformazione di tutti gli elementi funzionali in componenti di decoro e la realizzazione di un light design originale, grazie anche alla collaborazione con lo studio inglese Aqualuce.

Gli interni hanno colori e atmosfere calde: il legno principale è il noce canaletto selezionato senza fiamma e intervallato da pannellature in pelle stampata, anche il pavimento delle aree comuni è in legno e nelle cabine è stata scelta la moquette. Il marmo è eramosa.

Il Lower Deck ospita quattro cabine doppie per gli ospiti, di cui due matrimoniali e due a letti gemelli. Cinque posti letto sono invece riservati all’equipaggio.

Il Main Deck ha forme e ambienti classici. La cabina dell’armatore, con quasi 7 metri di larghezza e una lunghezza di 3,20 metri, ha guardaroba separato e bagno con ampio vano doccia. Il salone principale si distingue per le due vetrate laterali che ne coprono l’intera lunghezza e per la porta scorrevole che lo collega allo spazio outdoor.

Grazie al posizionamento in alto dell’intera zona di comando, è stato possibile concentrare la zona servizi su unico ponte, per rendere più pratiche le operazioni dell’equipaggio e garantire maggiore privacy.

Il garage può accogliere un tender fino a 4,40 metri, mentre i motori sono due Man V8 da 1.000 cavalli ciascuno grazie ai quali è possibile raggiungere i 14,5 nodi.

[/hidepost]

Pubblicato il
28 Febbraio 2018

Potrebbe interessarti

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Nautica e navigatori al Salone di Genova

Passata la festa, diceva un vecchio proverbio un po’ blasfemo, gabbato lo Santo. Passato il Salone Nautico di Genova, appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati, sono state tirate le somme: ufficialmente, la nautica italiana...

Editoriale
- ANTONIO FULVI
Leggi ancora

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio