LIVORNO – Lasciamo da parte, per il momento, quelle che potranno essere a livello di governo centrale (ma anche regionale e locale) le conseguenze del voto di domenica scorsa. Era burrasca annunciata, adesso è burrasca. Mettiamoci alla cappa, come si dice in gergo velico, e aspettiamo. Nel frattempo però ci sono alcuni cambiamenti in atto a livello di “governance” nell’Autorità di sistema portuale di Livorno & C. che non possono passare sotto silenzio.
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La faccio breve: la nuova pianta organica di Palazzo Rosciano, allargata e unificata a quella di Piombino, qualche sorpresa l’ha portata. La prima: una nuova direzione generale del coordinamento della pianificazione, che attiene chiaramente ai progetti di piattaforma Europa, e che al momento è attribuita ad interim al presidente Corsini, ma che dicono sia fatta su misura per Roberta Macii, attuale segretario generale dell’Authority di Civitavecchia. Quando e come? Il presidente Corsini, a precisa domanda, ci ha risposto da par suo: “La porta per la dottoressa Macii è sempre aperta”.
Altra considerazione: la direzione di Enrico Pribaz, che lavora ventre a terra su decine di interventi concreti, è stata privata di una storica risorsa, sostituita (provvisoriamente soltanto?) da due elementi nuovi. Con la nuova pianta organica sono stati “assorbiti” una decina di dipendenti che c’erano già ma con contratti interinali. È stata sguarnita anche la segreteria generale del presidente, che ci dicono lavora in genere fino a tarda ora, ma si vede che gli piace fare lo stilista, in nobile solitudine. In compenso è nato un ufficio protocollo più forte, cosa di cui si sarebbe sentita la mancanza. La creazione della direzione affidata al piombinese Claudio Capuano per l’anti-corruzione, è stata importante anche per cooptare Piombino nella “governance” del sistema e Capuano è una garanzia di serietà ed efficienza. Nella direzione di Gabriele Gargiulo per la comunicazione qualche cambiamento ma forze immutate, mentre Antonella Querci s’è vista togliere alcuni settori, dicono pagando la sua eccessiva autonomia di giudizio all’interno di palazzo Rosciano. Ultima curiosità: il presidente Corsini s’è fatto un proprio portavoce-stampa autonomo, con contratto sembra a termine. Non gli basta il bravo Marco dell’ufficio stampa?
Infine, nel quadro della più allargata “governance” del sistema portuale, va registrato il rinvio di 3 mesi – si va a giugno – dell’aumento di capitale all’interporto Vespucci da parte dell’Authority. Pare che si debba aspettare la definizione ufficiale della privatizzazione della Porto 2000 per avere i fondi che servono per il Vespucci. Tutto al momento rimane dunque com’è. Ma nel frattempo, con i risultati elettorali.
Antonio Fulvi
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