SEATTLE – È appena finito, con uno strascico di commenti che vanno ben oltre la cronaca, il BUILD, ovvero il convegno di sviluppatori dell’intelligenza artificiale che proprio a Seattle, la grande città americana di Microsoft, fa il punto sul “machine learning”. Capisco che per molti di noi questa è materia ostica: il “machine learning” nell’ormai imperante anglicismo è quella branca della tecnologia che – connessa a quanto pare a una nuova visione dell’etica – deve insegnare alle macchine come apprendere in maniera autonoma.
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