Interporto Vespucci i nuovi nodi AdSP in comitato di gestione
LIVORNO – Avanti piano, pianissimo, quasi indietro. È la vecchia battuta di bordo che a quanto pare si applica oggi anche al tante volte dibattuto tema della sottoscrizione da parte dell’AdSP dell’aumento di capitale nell’interporto Vespucci di Guasticce. Dunque: per due volte l’argomento è arrivato in consiglio di gestione, ma lunedì scorso – seconda volta, con il comitato finalmente a pieno regime – la discussione è andata ad approfondirsi fino al punto che ha prevalso la tesi dell’avvocato Batini, rappresentante del sindaco Nogarin, di non farne di niente. O meglio: di verificare una tal serie di “caveat” che l’operazione sta diventando problematica. Da qui l’accusa di qualcuno che ci sia stata per lo meno della superficialità nel dare per scontato che la cosa si farà. Tutto è opinabile, ma c’è evidentemente un crescente disagio.
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Che cosa sostiene il Comune attraverso Batini? Ci dicono che sostanzialmente l’interporto viene considerato dal Comune una società immobiliare e non un retroporto con tutte le carte in regola; per cui investirci dieci milioni di danaro pubblico del porto in queste condizioni non sarebbe accettabile anche sul piano legale, considerando infine la forte esposizione bancaria della Spa. Di più, anche con la Regione ci sarebbero problemi: la fideiussione della Regione Toscana alla luce della legge Madia sarebbe tutta da verificare. È possibile, è a rischio? Il Comune comunque ha votato contro. Ed ha votato contro anche all’aumento della pianta organica dell’AdSP, che tuttavia è passato a maggioranza.
Due incisi: il primo è che il comitato ha approvato l’anticipo della disponibilità per la società SDT delle aree dietro gli accosti 14 E, F e G sulla sponda ovest della Darsena Toscana, con il nulla osta alle operazioni appaltate a Uniport e Seatrag.
Il secondo inciso: sembra tramontata definitivamente l’ipotesi di arrivo a Palazzo Rosciano della dottoressa Roberta Macii, che avrebbe “ricucito” il rapporto a Civitavecchia. Con delusione del presidente Corsini e (dicono) anche del governatore Rossi, che ci avevano sperato. In futuro semmai si vedrà. Come dicevano i saggi, il futuro è sulle ginocchia di Giove…
Antonio Fulvi
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