Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Sfrattata da Livorno la motonave “Superba”

LIVORNO – È un peccato per il piccolo turismo nell’arcipelago, ma l’annuncio è senza deroghe: le prossime partenze da Livorno della motonave veloce “La Superba” sono annullate. La causa: lo sfratto che l’Autorità portuale ha notificato alla società che gestisce le mini-crociere della navetta dallo storico ormeggio in Darsena Vecchia.

Amara la recriminazione nel sito di Toscana Trekking. “La stessa Autorità Portuale che si vanta della grandezza del Porto di Livorno e dell’indotto economico capace di produrre, ha fatto prima “scappare” molte navi da crociera per non aver ripristinato l’asfalto delle banchine e adesso ha dato lo sfratto all’unica impresa turistica marittima operante dal porto di Livorno”. Ancora:  “un porto come Livorno non prevede una banchina per i servizi commerciali/turistici di una navetta di nemmeno 30 metri di lunghezza”.

[hidepost]

La società sottolinea di aver cercato invano un attracco in porto, ma non ha trovato alcuna condizione accettabile, e dunque dovrà trasferire il suo terminale in un altro porto. Alice Colli, titolare della piccola società che gestisce “La Superba”, afferma di aver invano chiesto di mantenere l’accosto in Darsena Vecchia, dove viene mantenuto sia al peschereccio-ristorante “Ca’Moro” sia al battello per il giro dei fossi. Ricorda anche che “La Superba” oltre a svolgere un servizio veloce con la Capraia ha anche operato in accordo con il ministero di Grazia e Giustizia per la Gorgona, supplendo all’attracco della Toremar e a servizio anche delle famiglie degli agenti di polizia giudiziaria. La speranza rimane aperta, malgrado tutto, con il rientro dalle ferie dei vertici dell’AdSP, ai quali sono state presentate ulteriori istanze.

[/hidepost]

Pubblicato il
29 Agosto 2018

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio